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L’attuale pianificazione sui fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane è contenuta nel Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione (D.C.R. n. 140-14161 del 19 aprile 2016). Nel periodo di vigenza, ovvero almeno fino al 2020, il Piano avrebbe previsto, mantenendo la situazione storica di utilizzo, l’avvio della quasi totalità (oltre il 96%) del fango da depurazione al riutilizzo in agricoltura in maniera diretta o tramite compostaggio.
Gli eventi susseguitisi a partire dalla prima metà del 2017, in particolare la Sentenza della Corte di Cassazione n. 27958/2017 nonché il conseguente blocco, al momento solo parzialmente risolto, del conferimento dei fanghi agli impianti di trattamento extraregionali (soprattutto in Lombardia), hanno prodotto una generale difficoltà di collocazione a fini agricoli del fango di depurazione, che ha portato alla situazione emergenziale tutt’ora in corso.
Dal 2018 la situazione in Piemonte è fronteggiata con l’apposita Ordinanza, più volte reiterata, finalizzata a garantire la continuità operativa degli impianti di depurazione piemontesi nel rispetto e tutela della salute pubblica e dell’ambiente, conducendo con la necessaria gradualità la gestione di tali fanghi verso forme compatibili con gli obiettivi di Economia Circolare e rispetto dei criteri di prossimità ed autosufficienza.
Le attuali criticità hanno messo in evidenza la necessità di accelerare l'individuazione di soluzioni impiantistiche per il revamping tecnologico delle linee fanghi, tali da rendere compatibile la qualità dei fanghi prodotti con i futuri scenari normativi comunitari e nazionali, privilegiando il recupero di materia al recupero di energia e all’eventuale, solo residuale, smaltimento.
Spetta al legislatore (nazionale/regionale) l’impegnativo compito di aggiornare ed armonizzare la normativa vigente tenendo conto dell’evoluzione tecnologica nonché di dare certezza sulle diverse opzioni di destinazione finale dei fanghi e dei rispettivi costi, al fine di poter programmare gli investimenti di breve-medio periodo necessari per superare le criticità della filiera legata alla produzione e destinazione finale dei fanghi di depurazione.
Per perseguire tale obiettivo imprescindibile risulta una attività di censimento e di monitoraggio di dati riguardanti le caratteristiche quali-quantitative dei fanghi di depurazione complessivamente prodotti a scala regionale.
A tal fine è stata condotta dalla Direzione regionale Ambiente, energia, territorio, con riferimento agli anni 2018 e 2019, una prima indagine che ha consentito di acquisire dati sulla produzione dei fanghi complessivamente prodotti in Piemonte e informazioni sulla loro destinazione finale.
Di seguito si rendono disponibili le risultanze della suddetta indagine che sono state di riferimento per l’adozione, da parte della Giunta regionale, di un primo provvedimento destinato a dare un nuovo indirizzo alla pianificazione regionale di settore. Con la d.g.r. n. 13-1669 del 17 luglio 2020 è stato infatti adottato un “Atto di Indirizzo” finalizzato ad avviare un percorso evolutivo della pianificazione regionale in materia di gestione dei fanghi di depurazione, in coerenza con i principi di prossimità e diversificazione.
Allegati
- Dati relativi alla produzione di fanghi da depurazione delle acque reflue urbane (EER 190805) e loro destinazione nel 2018 e nel 2019
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- DGR n. 13-1669 del 17 Luglio 2020
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