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Scheda informativa

Incidenti stradali con coinvolgimento di fauna selvatica

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti

In relazione ai frequenti sinistri stradali con il coinvolgimento della fauna selvatica, in particolare capriolo, cinghiale e cervo sulla rete stradale che attraversa ampie porzioni di territorio relativamente integro, in cui sono presenti numerose popolazioni di ungulati, preme rivolgere a tutti gli automobilisti alcuni suggerimenti di carattere generale, con l’invito ad adottare sempre un comportamento di guida che tenga conto di tali rischi, pur nell’assenza di norme specifiche e dettagliate previste dal codice della strada.

Il Piemonte ospita popolazioni di fauna selvatica di grossa taglia tra le più numerose d'Europa, con un incremento notevole negli ultimi anni. Molte specie selvatiche recentemente mostrano atteggiamenti meno elusivi che in passato rispetto alla presenza antropica e hanno maggiore “confidenzialità” con le infrastrutture arrivando a spingersi persino in ambienti urbani; fatti facilmente osservabili da chiunque.

L’abbondanza di fauna selvatica, se da un lato costituisce un’importante risorsa naturalistica, dall’altro ha innescato diverse criticità dovute all’impatto con il traffico veicolare sulla rete viaria. Tutto questo risulta particolarmente insidioso quando si tratta di ungulati, ma persino animali di taglia inferiore come volpi, tassi, lepri e alcuni volatili non vanno sottovalutati.

Dall’esame dei dati in possesso dell’Amministrazione sulle segnalazioni di sinistri avvenuti nel corso degli ultimi anni sul territorio regionale, è utile richiamare l’attenzione su alcuni punti:

  • LE MAGGIORI PROBABILITA’ DI IMPATTO si hanno tendenzialmente nelle prime ore del mattino e in tarda serata, in coincidenza con gli spostamenti dei lavoratori verso i luoghi di lavoro e i rientri a casa. Ciò non esclude ovviamente che in pieno giorno, quando gli animali sono normalmente in stato di riposo, si verifichino attraversamenti improvvisi provocati da spaventi dovuti per esempio a predazione naturale o ad azioni umane che involontariamente scatenano fughe improvvise come il taglio d’erba, interventi in ambiente forestale, utenza dei boschi, comportamenti rumorosi, ecc.
  • I MAGGIORI DANNI si verificano nelle ore notturne, complici la minore visibilità, il minor traffico che consente velocità più elevate sui tratti abitualmente conosciuti, i frequenti e naturali spostamenti degli ungulati dalle zone di riposo a quelle di alimentazione.
  • PUR EMERGENDO UNA CERTA STAGIONALITA’ DEGLI INCIDENTI, NESSUN PERIODO DELL’ANNO E NESSUN AMBIENTE PUO’ DEFINIRSI SICURO. Gli investimenti di ungulati si verificano per lo più in corrispondenza dei mesi primaverili ed autunnali, quando maggiore è la loro mobilità per diversi fattori. Il capriolo e il cervo compiono maggiori spostamenti in primavera, alla ricerca della prima erba verso aree a quota più bassa. Anche gli spostamenti nel periodo degli amori del cervo, tra metà settembre e metà ottobre, potrebbe aumentare la probabilità di attraversamento stradale nelle valli in cui la specie è presente.
  • SI INVITANO IN MODO PARTICOLARE quegli automobilisti che si spostano sovente in orari più a rischio, a memorizzare i tratti di strada ove capiti di assistere ad attraversamenti, specialmente se sui margini circostanti o sulle rive laterali sono visibili i passaggi della fauna. In tali tratti è maggiore la probabilità di attraversamenti, senza per questo dimenticare che i punti possono cambiare per vari fattori.
  • ANCHE IN SEDIME AUTOSTRADALE O SU STRADE RECINTATE possono trovarsi animali, vista la loro capacità di saltare o divellere le reti normalmente poste a protezione.
  • IN CASO DI AVVISTAMENTO di caprioli, cinghiali fermi sul ciglio della strada è necessario moderare notevolmente la velocità, in quanto gli animali potrebbero attraversare all’improvviso. Sovente essi si muovono in gruppo e potrebbero seguirne altri e il comportamento erratico degli animali è imprevedibile, specialmente se spaventati all’approssimarsi di veicoli e con il buio.
  • EVITARE DI STERZARE DI COLPO DAVANTI ALL’ANIMALE: talvolta la mossa istintiva di evitare l’impatto può innescare pericolose destabilizzazioni del veicolo e conseguenti uscite di strada. Quasi sempre i danni maggiori alle persone e ai mezzi sono la conseguenza dell’uscita di strada e dell’impatto con altri veicoli.
  • DISINSERIRE I FARI ABBAGLIANTI, che potrebbero bloccare l’animale sulla carreggiata; usare gli anabbaglianti moderando la velocità in relazione alla visibilità, fino a che non si sia passati oltre.
  • RISPETTARE I LIMITI DI VELOCITA’: l’alta velocità è concausa di sinistri con animali selvatici e non solo, dal momento che riduce i tempi utili per agire e allunga lo spazio di frenata.
  • NEL DENEGATO CASO DI INVESTIMENTO DI UN AMIMALE SELVATICO, è necessario mantenere la calma, ricordarsi di attuare immediatamente tutte le precauzioni ordinariamente già previste dal codice della strada in fatto di sicurezza e segnalazione di incidente. Avvisare le Forze dell’Ordine evitando, nell’attesa dell’intervento, di intraprendere disperati tentativi di soccorso del capo investito che possono mettere a repentaglio la sicurezza propria e degli altri utenti della strada. Si tenga presente che la reazione di un animale selvatico ferito può essere del tutto imprevedibile, mentre il personale preposto al recupero è competente a svolgere le operazioni necessarie, compresi eventuali tentativi di cura. Evitare inutili assembramenti di curiosi e soste pericolose. Al termine delle operazioni di rilievo della dinamica, allontanarsi, attenendosi ad eventuali suggerimenti posti dagli operatori intervenuti e dalle Forze dell’Ordine.

Non potendo approfondire, in questa sede, la questione in termini giuridici, è utile ribadire che la Regione Piemonte non può essere considerata responsabile nella causa dei danni del tipo citato in quanto i compiti dell’Ente sono, così come previsto dalla vigente normativa in materia, l’approvazione dei piani di prelievo selettivo degli ungulati e l’emanazione di disposizioni in ordine alla gestione venatoria, cosa che la Regione fa regolarmente da anni. L’Ente ha compiti di indirizzo, coordinamento e programmazione e non ha neppure competenza nell’apporre la segnaletica stradale indicante il pericolo di attraversamento di animali selvatici.

Da pareri espressi da enti accreditati in materia di studi faunistici, emerge che la probabilità del verificarsi di incidenti non è neppure correlata in modo proporzionale alle densità di popolazione e qualsiasi provvedimento che sia volto a variazioni consistenti della densità può determinare la variazione dei punti tradizionali di attraversamento degli animali. Se ne deduce che trattandosi di fauna selvatica non esistono facili rimedi e che la prevenzione dei rischi dovrebbe essere tesa prima di tutto a sensibilizzare il comportamento del guidatore piuttosto che a modificare quello della fauna selvatica.

Queste semplici note informative hanno il mero intento di sensibilizzare i conducenti dei veicoli alla sicurezza di guida, evitando per quanto possibile gli eventuali danni a veicoli e persone, al rispetto degli animali stessi e alla salvaguardia del patrimonio faunistico della nostra Regione.

Siccome molti utenti della strada non sono ancora pienamente consapevoli dei pericoli, si invita ad adottare una guida attenta e prudente, indipendentemente dalla tipologia di strade e dalla presenza di apposita segnaletica stradale.

La mitigazione e prevenzione di un fenomeno così distribuito sul territorio è di difficile attuazione ed è fondamentale sensibilizzare e informare gli automobilisti, poco consapevoli di questi rischi. A tal fine, la Regione Piemonte, con la collaborazione di ACI Torino, ha intrapreso negli anni passati una campagna di sensibilizzazione ed informazione che ha raggiunto i fruitori delle strade regionali, tramite apposito materiale informativo distribuito presso le scuole guida e i vari Enti interessati.

Contatti

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Settore A1715A - Conservazione e gestione fauna selvatica e acquicoltura
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