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Scheda informativa

Processionaria del pino - Thaumetopoea pityocampa

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti

Indicazioni generali sull'organismo nocivo denominato Processionaria del pino

Il Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici regionale non ha competenze specifiche su questo organismo nocivo e non interviene direttamente. Il Decreto 30 ottobre 2007 "Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Thaumetopoea pityocampa (Denis & Schiffermüller)" è stato abrogato con il Decreto ministeriale 6 dicembre 2021 concernente l’abrogazione di provvedimenti recanti lotte obbligatorie e misure fitosanitarie nazionali (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 3 del 5 gennaio 2022).

Si forniscono comunque le seguenti informazioni:

- in generale le infestazioni di processionaria in questi ultimi anni hanno avuto una recrudescenza, favorita dai cambiamenti climatici: gli inverni miti permettono una maggior sopravvivenza delle larve (bruchi), con un incremento quindi delle popolazioni che possono svilupparsi anche a quote più elevate che in passato;

- le larve possono arrecare danni alla vegetazione di diverse specie di pini (soprattutto Pinus nigra e Pinus sylvestris) e di cedri. Nei boschi gli alberi colpiti sono in prevalenza quelli più esterni, in posizioni soleggiate. In queste situazioni si tende a non intervenire sia per difficoltà e onerosità degli interventi e rigide limitazioni sull'impiego di insetticidi in ambienti naturali sia perchè gli attacchi non risultano in genere letali per le piante;

- nel verde pubblico e privato, o dove i boschi di conifere sono limitrofi ad insediamenti e viabilità, le infestazioni rappresentano un rischio per la salute umana e degli animali domestici, in quanto i peli dei bruchi sono urticanti e possono dare reazioni cutanee e respiratorie più o meno marcate;

- in tali contesti, dove la presenza della Processionaria rappresenta un rischio per  la salute umana e per gli animali domestici, le infestazioni vanno segnalate alle autorità incaricate di tutelare la sanità pubblica, ovvero al Sindaco del Comune dove si trovano le piante;

- il proprietario di piante infestate deve intervenire in autonomia senza necessità di segnalazione al Sindaco.

Il Comune deve provvedere a:

-  rimuovere l'infestazione da aree verdi pubbliche;

- per le aree boschive infestate in prossimità di sentieri frequentati da escursionisti, segnalare con cartellonistica il pericolo per la salute dei cittadini;

- ingiungere ai cittadini proprietari di alberi infestati gli interventi di eliminazione delle infestazioni. Questi  interventi, di solito consistenti nel taglio e eliminazione dei nidi in pieno inverno, sono effettuati a cura e a spesa dei proprietari o dei conduttori delle piante infestate.

I Comuni possono emanare specifiche ordinanze atte a limitare la diffusione dell’insetto e a contenere i possibili danni per la salute di persone e animali. Il provvedimento è rivolto ai proprietari di aree verdi e boschive e agli amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private sul territorio comunale e prevede iniziative come verifiche e ispezioni periodiche sugli alberi al fine di accertare la presenza di eventuali nidi e la loro asportazione.

La eliminazione dei nidi deve essere fatta in inverno, indicativamente tra dicembre e fine gennaio, da personale addestrato e adeguatamente protetto (tuta, guanti, occhiali e maschera) provvede a tagliare e distruggere, ove tecnicamente possibile, i nidi larvali che si osservano sulla chioma. Il taglio dei nidi impedisce alle larve di scendere nel suolo e impuparsi.

L’intervento riduce quindi la pressione esercitata dall'insetto ma l'infestazione può ripresentarsi negli anni successivi, in quanto gli adulti di processionaria, essendo delle farfalle, possono arrivare in volo durante l'estate da altre aree infestate e le femmine possono quindi ovideporre di nuovo sugli alberi.

Un altro tipo di intervento possibile è quello di disporre apposite trappole a collare sul tronco degli alberi infestati per catturare le larve man mano che iniziano la discesa verso terra a fine inverno.

Risulta invece più problematica la lotta insetticida diretta contro le larve a fine estate con l'impiego di prodotti a base di Bacillus thuringiensis specifici per larve di lepidotteri (e sostanzialmente innocui per uomo e animali) sia per vincoli legislativi sull'impiego in aree frequentate dalla popolazione (normativa PAN) sia per le difficoltà tecniche di trattamento di alberi di grandi dimensioni, per cui si deve ricorrere a ditte specializzate. Anche per trattamenti endoterapici (immissione di un insetticida all'interno del flusso linfatico degli alberi), sviluppatisi negli ultimi anni, vi sono problemi legati sia al costo di questi trattamenti (effettuati da apposite ditte) sia alla registrazione dei prodotti impiegabili. 

Alcune raccomandazioni:

- non sostare o avvicinarsi nei pressi degli alberi che presentano nidi e alle larve in processione sul terreno o sui tronchi;

- evitare che i cani e altri animali si avvicinino vigilando attentamente;

- non toccare i nidi o le larve a mani nude (senza dispositivi di protezione);

- evitare di effettuare lavori che possano diffondere nell’aria i peli urticanti;

- in caso di contatto fare tempestivamente una doccia e lavare gli indumenti; se il contatto è avvenuto con le mucose, sciacquare subito le parti contaminate con acqua e sapone. In caso di irritazione cutanee, congiuntivali o delle vie aeree o di crisi asmatiche rivolgersi immediatamente al medico.