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Scheda informativa

Competenze regionali sui danni al comparto agricolo

Rivolto a
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti

Alla Giunta regionale competono:

  • la valutazione dei danni e  la delimitazione dei territori danneggiati,
  • la dichiarazione dell'eccezionalità dell'evento calamitoso,
  • la valutazione in termini economici del sostegno al comparto agrario per i danni subiti alle produzioni,
  • la valutazione del costo dei ripristini delle strutture e delle infrastrutture danneggiate.

Nella fase di "delimitazione" la Regione cura le relazioni con gli uffici dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA) per la predisposizione dei dati meteo valutati nella decisione della Commissione europea e allo stesso tempo tiene i rapporti con il Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo  (MiPAAFT) per il decreto di riconoscimento.

La stessa Giunta, una volta ricevuti i fondi dal MiPAAFT, provvede al riparto degli stessi tra gli enti competenti, per gli interventi finanziari previsti dal Fondo di solidarietà nazionale.

Alla Regione, inoltre, compete l'attivazione degli uffici preposti per:

  • l'accertamento dei danni alle produzioni e alle strutture non assicurabili, alle scorte, alle infrastrutture connesse all'attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica danneggiate da eventi calamitosi naturali eccezionali;
  • il finanziamento, la programmazione e il coordinamento dei processi ricostruttivi;
  • il monitoraggio delle fasi di esecuzione delle opere di ripristino.

In merito all'attività di gestione e verifica della progettazione e realizzazione dei ripristini delle infrastrutture per la ripresa dell'irrigazione e per la bonifica dei territori in relazione alle attività agricole è prevista:

  1. la valutazione generale di inserimento nel contesto territoriale (esame di una pluralità di variabili quali normative territoriali di settore, valutazioni urbanistiche, ambientali, idrogeologiche e funzionali delle progettazioni di ripristino);
  2. la valutazione tecnica ed economica delle progettazioni di ripristino nell'ottica dell'ottimizzazione della spesa attraverso il confronto delle componenti costi-benefici;
  3. la verifica tecnico-contabile delle opere realizzate;
  4. le liquidazioni ad avanzamento lavori dei finanziamenti secondo la normativa vigente fino al saldo della spesa ammessa.

Queste verifiche consentono di realizzare il ripristino dell'opera infrastrutturale danneggiata, con l'intento di privilegiare la funzione e, allo stesso tempo, superare le criticità che determinano il danneggiamento di un'opera inserita in un contesto ambientale di tipo dinamico ad alto rischio di avversità. Infatti l'obiettivo del finanziamento per i danni alle infrastrutture del  comparto agricolo, prevede che le opere di ripristino finanziate non risultino di fatto un mero rifacimento della situazione precedente al danno, ma siano contestualizzate e verificate nella progettazione e nell'esecuzione secondo criteri costruttivi attuali e adeguato uso di materiali, con valutazioni specifiche riferite alle opere d'arte e a più ampia scala con attenzione anche all'inserimento e alla mitigazione di impatto nel contesto paesaggistico/ambientale e, non ultimo, con la imprescindibile finalità di ottenere, a lavori ultimati, una migliore efficienza e funzionalità delle opere ripristinate.

Il ripristino delle opere irrigue danneggiate deve tenere conto del delicato contesto idrogeologico entro il quale, per la loro stessa natura, queste vengono a trovarsi e deve prendere in considerazione la possibilità di realizzare interventi che consentano alle infrastrutture stesse di subire gli impatti dei futuri eventi calamitosi ed alluvionali con le minori conseguenze possibili in termini di danni e, nel contempo, di non costituire ostacolo o criticità alla regolare attività del contesto idrografico naturale.

Per quanto riguarda i ripristini riferiti alla bonifica, il finanziamento consente, in pianura, la sistemazione dei territori degli ambiti fluviali, pregiudicati dagli eventi calamitosi, che comprometterebbero i prelievi irrigui e l'utilizzo del suolo agrario coltivato e, in montagna preserva l’utilizzo dei territori. Naturalmente l'iter di realizzazione delle opere è sviluppato e monitorato a norma delle vigenti normative in materia. Ciò consente, uniformando ed armonizzando sul territorio i processi e le metodologie operative, di ottimizzare l'impiego delle risorse disponibili e di assicurare, nel contempo, una completa e sistematica informazione sullo stato di attuazione.

Contatti

Riferimento
Luciano Varetto
Email
luciano.varetto@regione.piemonte.it