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Scheda informativa

L'agricoltura conservativa

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti

L'agricoltura conservativa preserva la qualità agronomica dei suoli e i suoi equilibri biologici, assicurando una produzione agricola sostenibile.

L’agricoltura conservativa è un insieme di pratiche colturali che ha l’obiettivo di assicurare una sostenibile e stabile produttività, e al tempo stesso di preservare e rafforzare le risorse agricole e l’ambiente. Si basa su alcuni principi:

  • il minimo disturbo del suolo con le lavorazioni;
  • la copertura permanente del suolo;
  • la diversificazione colturale.

All’agricoltura conservativa è riconosciuto a scala mondiale un ruolo importante nel recuperare la funzionalità dei suoli, ricreando gli equilibri biologici necessari per lo sviluppo di ecosistemi agricoli vitali e fertili, e nel valorizzarne i servizi ecosistemici svolti per il territorio e la collettività, tra cui incrementare la resilienza e la capacità di adattamento al cambiamento climatico.

Passare all’agricoltura conservativa permette di realizzare economie aziendali (sia in termini monetari, che di tempo lavorativo) e di preservare l’ambiente, ma dev'essere innanzitutto una scelta strategica, basata su un approccio di sistema, proiettato nel tempo. Dopo l’abbandono delle lavorazioni, infatti, un suolo condotto in agricoltura conservativa necessita di alcuni anni di transizione prima di ritornare a livelli produttivi consueti.

Non si tratta affatto di un ritorno al passato: l’agricoltura conservativa ha bisogno di più agronomia, più competenza tecnica e più osservazione di quella convenzionale ed esprime un orientamento verso nuovi modi di produrre che, integrandosi con l’uso dell’acqua, la gestione degli allevamenti e la difesa fitosanitaria, possono portare a sistemi agricoli sempre più performanti e più sostenibili.

Il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 del Piemonte sostiene l'introduzione delle tecniche di agricoltura conservativa nelle aziende con l'Operazione 10.1.3.