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Scheda informativa

Medicina di genere

Rivolto a
Cittadini
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Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

La medicina di genere è lo studio dell’influenza delle differenze biologiche, socio-economiche e culturali sullo stato di salute e di malattia di ogni persona.

La Medicina di Genere nasce dalla constatazione che le differenze tra uomini e donne in termini di salute sono legate non solo alla caratterizzazione biologica e alla funzione riproduttiva, ma anche a fattori ambientali, sociali, culturali e relazionali. La diversità nei generi si manifesta attraverso:

  • comportamenti, stili di vita, vissuto individuale e ruolo sociale
  • stato di salute, incidenza di patologie, tossicità ambientale e farmacologica, patologie lavoro correlate, salute mentale. disabilità, in tutte le fasce di età e in sottogruppi di popolazione svantaggiati
  • ricorso ai servizi sanitari per prevenzione, diagnosi, ricovero, medicina d’urgenza, uso di farmaci e dispositivi medici
  • vissuto di salute, atteggiamento nei confronti della malattia, percezione del dolore...

La conoscenza delle differenze di genere in medicina è quindi un elemento cruciale nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie. Costituisce inoltre un passaggio necessario e fondamentale a livello di istruzione, ricerca e pratica clinica.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la medicina di genere come

lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona

La Medicina di Genere riguarda tutte le specialità del sapere medico e rappresenta una necessaria dimensione interdisciplinare della medicina per studiare l’influenza del sesso e del genere sulla fisiologia, fisiopatologia e patologia umana.

Le differenze di genere incidono non solo sullo stato di salute e sulle esigenze sanitarie e di cura delle persone, ma anche sull’accesso ai servizi sanitari. Al tradizionale concetto di “eguaglianza”, che stabilisce il diritto alla tutela della salute a tutte le persone senza discriminazioni, si è progressivamente affiancato quello di “equitàper favorire le stesse opportunità di accesso, fruizione di qualità e appropriatezza delle cure.

La Medicina di Genere non deve essere intesa come "medicina delle donne", medicina degli apparati riproduttivi, o medicina alternativa o dedicata a specifiche popolazioni (es. donne vittime di violenza, migranti...): questo infatti potrebbe generare confusione, alimentare stereotipi e ostacolare il necessario cambiamento culturale e organizzativo indispensabile ad assicurare la centralità della persona assistita e aprire nuove prospettive per la tutela della salute.

Settori e referenti regionali

Tra le attività ordinarie della Direzione Sanità e Welfare, secondo le specifiche organizzative, con la D.G.R. n. 17-4075 sono stati individuati i Settori “Programmazione Servizi Sanitari e Socio-Sanitari” e “Politiche per le pari opportunità, diritti ed inclusione, progettazione ed innovazione sociale” per le attività di competenza regionale sulla Medicina di Genere.

All’interno delle strategie di governance per l’attuazione del Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere è stata inoltre prevista l’identificazione di due Referenti regionali per la Medicina di Genere.

Gruppo tecnico-regionale

Gli undici componenti del Gruppo Tecnico Regionale (GTR), così come definiti dalla D.G.R. n. 17-4075, sono stati identificati con D.D. n. 450 del 17/03/2022 e sono stati designati dai seguenti soggetti istituzionali:

  • n. 1 rappresentante dell’Università degli Studi di Torino
  • n. 1 rappresentante dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale
  • n. 1 rappresentante tra gli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi
  • n. 1 rappresentante tra gli Ordini Provinciali degli Infermieri
  • n. 1 rappresentante del Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3
  • n. 1 rappresentante tra le Aziende Sanitarie dell’Area Omogenea “Torino”
  • n. 1 rappresentante tra le Aziende Sanitarie dell’Area Omogenea “Torino Ovest”
  • n. 1 rappresentante tra le Aziende Sanitarie dell’Area Omogenea “Piemonte Sud Ovest”
  • n. 1 rappresentante tra le Aziende Sanitarie dell’Area Omogenea “Piemonte Nord Est”
  • n. 1 rappresentante tra le Aziende Sanitarie dell’Area Omogenea “Piemonte Sud Est”
  • n. 1 esperto Farmacologo individuato dalla Direzione Sanità e Welfare.

La D.G.R. n. 17-4075 ha inoltre definito gli obiettivi e le funzioni del GTR e cioè:

  • predisporre e proporre alla Giunta Regionale il Piano Regionale per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere al fine di fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per favorire la cultura e promuovere l'approccio di genere in Sanità, con particolare riguardo alle quattro aree d’intervento previste dalla Legge n. 3/2018 (percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; ricerca e innovazione; formazione e aggiornamento professionale; comunicazione e informazione)
  • dare impulso alla realizzazione di un sistema di rete per la promozione e lo sviluppo della Medicina di Genere sul territorio regionale
  • monitorare l’applicazione del Piano Regionale anche attraverso la redazione periodica di un documento riassuntivo delle attività svolte.

L’individuazione del componente del GTR è demandata a ciascuno dei soggetti istituzionali indicati e deve tenere conto, in coerenza con quanto disposto dal Piano (D.M. 13/6/2019) dell’accertamento dell’esperienza in Medicina di Genere attraverso il possesso di almeno uno dei  requisiti elencati nella D.G.R. n. 17-4075.

Il Gruppo Tecnico Regionale è coordinato dai Referenti regionali per la Medicina di Genere, ha durata triennale e la partecipazione dei componenti è a titolo gratuito e non dà diritto ad alcun tipo di rimborso né indennità.

Rete dei referenti aziendali

Tutte le Aziende Sanitarie piemontesi, su formale richiesta da parte della Regione Piemonte, hanno individuato un proprio Referente per la Medicina di Genere per un totale di 21 Referenti aziendali. I principali compiti dei Referenti aziendali sono:

  • promuovere lo sviluppo della Medicina di Genere a livello aziendale, attraverso un approccio interdisciplinare
  • strutturare azioni e attività relative a percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, ricerca e innovazione, formazione e aggiornamento professionale, comunicazione e informazione
  • realizzare un sistema di rete per lo scambio di esperienze e conoscenze, assicurando i collegamenti non solo a livello aziendale, ma anche con i referenti delle altre Aziende sanitarie
  • monitorare le attività
  • predisporre la relazione annuale da trasmettere alla Direzione Sanità e Welfare con riguardo alle attività, l’organizzazione e le risorse dedicate.

La Rete dei Referenti aziendali è organizzata per aree territoriali omogenee, che sono rappresentate nel Gruppo Tecnico Regionale