- Rivolto a
- Cittadini
- Enti pubblici
- Imprese e liberi professionisti
- Terzo settore
L’impegno alla difesa e alla promozione della salute e del benessere psicofisico della donna deve tenere conto dell’adeguamento alla realtà socio-sanitaria e culturale.
L’incremento della presenza della donna in ambito produttivo non ha visto una contemporanea crescita di servizi tali da offrire un migliore supporto alla famiglia e ciò ha contribuito a determinare dei cambiamenti nelle scelte riproduttive: l’innalzamento dell’età media al parto, sia per le prime nascite che per le successive, delinea soprattutto una tendenza a posticipare l’inizio della vita riproduttiva.
Un altro elemento da tenere in considerazione è l'aumento dell'aspettativa di vita: superati i 50 anni particolare attenzione deve essere rivolta verso alcune patologie quali le malattie cardiovascolari, l’osteoporosi e fattori che, con la cessazione dell'attività ovarica, determinano un peggioramento della qualità della vita, come l’incontinenza urinaria, le problematiche relazionali e sessuali. All'interno del percorso sono presenti:
- contraccezione
- contrasto alla violenza sulle donne
- contrasto alle mutilazioni genitali
- interruzione volontaria di gravidanza
- procreazione medicalmente assistita
- salute della donna
Allegati
- Raccomandazioni per la contraccezione intrauterina
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- Raccomandazioni per la contraccezione ormonale e per la contraccezione di emergenza
- File pdf - 121.35 KB
- Protocollo per il miglioramento del percorso assistenziale per la donna che richiede l'interruzione volontaria di gravidanza
- File pdf - 191.61 KB
- Rettifica e integrazione Allegato A - DGR n. 21-807 del 15.10.2010 "Protocollo per il miglioramento del percorso assistenziale per la donna che richiede l'interruzione volontaria di gravidanza"
- File pdf - 21.82 KB