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Scheda informativa

Intossicazioni e malattie di origine alimentare

Rivolto a
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti

Le intossicazioni di origine alimentare sono responsabili di elevata morbosità e mortalità nella popolazione generale, ma soprattutto nei gruppi ad alto rischio come bambini, anziani e immunodepressi.

In Piemonte è attivo dal 2002 un sistema di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie trasmesse da alimenti (Mta), che effettua la raccolta e analisi dei dati relativi ai focolai epidemici di Mta, definiti come due o più casi di malattia correlati al consumo di un alimento comune. Il monitoraggio, che prevede anche la registrazione dei casi singoli, riguarda sia le tossinfezioni alimentari sia le intossicazioni da sostanze chimiche e avvelenamenti (funghi, biotossine marine, ecc.). Secondo l’organizzazione prevista dalla DGR n. 46-1617 del 28/02/2011, il coordinamento generale è svolto dalla Direzione Sanità della Regione Piemonte, mentre in ogni ASL sono presenti referenti Mta che coordinano un gruppo di lavoro all’interno dell’ASL, si occupano di formazione e aggiornamento e sono responsabili delle segnalazioni dei casi alla Regione. Annualmente viene elaborato un report di attività.

Con DD n. 569 del 22/07/2019 non solo sono aggiornati gli stumenti a disposizione degli operatori per la gestione dei casi di MTA ma viene ulteriormente sottolineato il ruolo del livello regionale attraverso la ridefinizione del Centro di Riferimento (CRR) con funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività. Elemento di novità è che le istruzioni operative regionali dovranno trovare declinazione in ambito locale attraverso la predisposizione da parte di ogni ASL di una specifica procedura che sarà oggetto di valutazione da parte del CRR.

In questa scheda sono disponibili i documenti tecnici e i provvedimenti regionali rivolti agli operatori che si occupano di prevenzione e gestione dei casi e agli operatori del settore alimentare.

Intossicazioni da funghi

I controlli ufficiali in materia micologica sono disciplinati da apposita normativa, poiché il consumo dei funghi può dare origine a intossicazione anche mortale. Presso i Servizi Igiene degli alimenti (Sian) di ogni Asl sono presenti esperti micologi che svolgono attività di prevenzione, formazione e consulenza gratuita ai raccoglitori di funghi e forniscono consulenza agli ospedali in caso di intossicazioni.

Il manuale Guida ragionata alla commestibilità dei funghi, frutto della collaborazione tra la Regione Piemonte, gli Autori e i micologi delle ASL piemontesi, è usato nell’ambito dei corsi di formazione per il conseguimento dell’attestato di Micologo ai sensi del DM 686/96, organizzati ormai dal 2017 insieme alla Regione Liguria, in collaborazione con l’Università degli studi di Genova e l’Università degli Studi di Torino.
Il manuale è disponibile per la consultazione e liberamente scaricabile in questa scheda, unitamente all'abstract dell'opera e ad una tabella di raccordo sintetica contenente il dettaglio delle attività richieste al micologo in relazione ai diversi status di commestibilità. Una versione a maggiore risoluzione, idonea alla stampa, può essere chiesta direttamente agli autori (prof. Nicola Sitta: nicolasitta@libero.it).

Gli indirizzi operativi approvati nel 2018, oltre a fornire strumenti aggiornati per lo svolgimento dell’attività degli ispettorati micologici, prevedono che il ristoratore che intende utilizzare funghi freschi spontanei raccolti in proprio, per la preparazione dei piatti da proporre ai propri clienti, debba essere in possesso dell’idoneità al riconoscimento delle specie fungine. I corsi, con relativi esami, vengono organizzati su richiesta dalle Asl e sono già usufruiti (come prevede la normativa di settore) da tutti gli operatori del settore alimentare che esercitano la vendita di funghi epigei freschi spontanei. Sia ai venditori che ai ristoratori l’utilizzo per la somministrazione è consentito solo previa certificazione di avvenuto controllo da parte dei micologi delle ASL o da parte di micologi privati formalmente autorizzati secondo le normative regionali vigenti. Solo nei casi in cui intenda somministrare funghi epigei freschi spontanei raccolti in proprio, la DD 205 del 29/03/2018 prescrive che l’operatore integri la propria Scia (segnalazione certificata di inizio attività) sanitaria compilando e trasmettendo al Suap competente apposita comunicazione (allegato 6) corredata dall’attestato d’idoneità rilasciato dall’Asl ai soggetti abilitati e/o ai preposti alla vendita.