La neonata Commissione Clinici della Città della Salute e dell'Università di Torino si è espressa sul futuro Parco della Salute e della Scienza
Si è insediata in questi giorni la nuova Commissione Clinici della Scuola di Medicina dell’Università di Torino per il triennio 2019 - 2021.
Constatata la grave obsolescenza delle attuali strutture edilizie della Città della Salute e della Scienza di Torino e l’altissimo costo di gestione e manutenzione, la Commissione unanime ritiene non più procrastinabile la realizzazione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione della città di Torino.
Si è pertanto deciso di dedicare nei prossimi mesi al tema del Parco della Salute l’intera attività della Commissione nell’intento di sostenere con forza in tutte le sedi ogni iniziativa volta a dare alla luce nel più breve tempo possibile quell’Ospedale dedicato alla Medicina di alta complessità che tutti i piemontesi attendono da anni, dall’altro di dare un deciso contributo accademico alla definizione di una struttura che dovrà rispondere alle sfide della Sanità dei decenni futuri. Tale struttura pertanto non potrà essere una semplice trasposizione in spazi nuovi dell’esistente, ma dovrà porsi obiettivi ben più complessi ed ambiziosi.
La Commissione, che lavorerà in stretta correlazione con la cabina di regia diretta dal dott. Silvio Falco, attuale Direttore Generale della Città della Scienza e della Salute di Torino, e con il Collegio di Direzione della stessa, ritiene in particolare che il valore aggiunto della nuova struttura debba essere rappresentato dalla integrazione dell’alta complessità clinica con gli aspetti più innovativi della ricerca traslazionale, biomedica e robotica, in linea con il nome scelto di “Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione”.
I lavori della Commissione saranno indirizzati a integrare e implementare l’attuale progetto della Regione Piemonte in un’ottica di sinergia tra assistenza clinica, ricerca ed insegnamento, con l’ambizione di dare a Torino e al Piemonte una struttura di eccellenza che non solo risponda alle più complesse esigenze sanitarie regionali e nazionali, ma sia anche motore e fulcro dello sviluppo economico e culturale della nostra città nel prossimo decennio.