Il presidente Cirio e l’assessore Icardi hanno incontrato stamattina una rappresentanza di Sindaci del territorio:
Puntiamo su una struttura accreditata con il sistema sanitario pubblico e gestita da un privato d’eccellenza, che garantisca un servizio efficiente e ancor più di valore per tutti i cittadini del territorio
I cittadini di tutti i comuni del territorio dell’ASL TO4 continueranno ad avere nell’Ospedale di Settimo un punto di riferimento prezioso, per numero di servizi e qualità delle prestazioni.
Lo hanno garantito stamattina il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi incontrando i sindaci di Brandizzo, Castiglione, Chivasso, Leinì, Rivalba e Settimo, in rappresentanza dei 177 comuni dell’ASL TO4.
Presente all’incontro anche il liquidatore della SAAPA, la società proprietaria del bene, di cui oltre al socio privato fanno parte anche il Comune di Settimo, l’ASL TO4 e l’ASL Città di Torino.
La sperimentazione gestionale portata avanti negli anni passati si è conclusa secondo quanto prevedeva la legge regionale stessa che l’aveva istituita, ora il nostro obiettivo è proseguire nell’offerta dei servizi sanitari per il territorio, garantendo a tutti i cittadini di quest’area del Piemonte le migliori cure-sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. La nostra idea è per una struttura accreditata con il sistema sanitario pubblico e gestita da un operatore privato, come già avviene per molte altre realtà d’eccellenza del Piemonte. È stata lanciata a dicembre una manifestazione di interesse per sondare l’eventuale disponibilità in questa direzione e sappiamo che è stata espressa attenzione da operatori privati importanti, interessati alla possibilità di rilevare la gestione dell’ospedale. D’accordo con i Sindaci abbiamo dato anche mandato al liquidatore di valutare giuridicamente la possibilità di una compartecipazione pubblica nella futura compagine societaria che gestirà questo presidio. Qualora non fosse possibile percorrere queste strade, in particolare quella preferibile da un punto di vista normativo e contabile, la Regione come già detto in passato si farà carico di acquisire la proprietà del bene, ma siamo convinti che l’interesse manifestato da soggetti privati estremamente solidi e di valore rappresenti una opportunità. Integrare la gestione sanitaria pubblica con quella privata, la pandemia lo ha dimostrato, è l’unica via per garantire una rete capillare ed efficiente di servizi e lo sarà in futuro anche per riuscire a risolvere un problema come quello delle liste d’attesa, che va avanti da 10 anni. Ma questo non significa una minore attenzione o diritto di cura per i cittadini, perché il pubblico continuerà a mantenere sempre forte il proprio controllo. Per cui, qualunque sarà la strada percorsa, quello che è certo, lo garantiamo fin d’ora, è che il territorio continuerà sempre ad avere in Settimo il suo ospedale di punta, in sinergia con Chivasso e con la rete della medicina territoriale che ci stiamo impegnando a costruire. E questo in nessun modo cambierà il fondamentale diritto alla salute dei cittadini di questo territorio. Perché avranno sempre una sanità vicina, gratuita e, nei nostri progetti, ancor più efficiente e di eccellenza. Come è giusto che sia
Nella riunione odierna il presidente Cirio e l’assessore Icardi hanno confermato il ruolo strategico dell'Ospedale di Settimo nell'ambito territoriale, confermando di aver ufficialmente accreditato la struttura per 235 posti all'interno del sistema pubblico regionale - sottolinea il sindaco di Settimo Elena Piastra -. Abbiamo altresì preso pubblicamente atto che la volontà della Regione è che la struttura sia acquisita da un nuovo soggetto privato. È una scelta che, come abbiamo detto più volte, non rappresenta quello che come Settimo e come comuni dell'ASL TO4 avremmo voluto. La decisione da parte della Regione però è stata presa e a questo punto come sindaci responsabilmente abbiamo il compito e il dovere di lavorare insieme all'Assessorato Regionale, in modo da garantire e vigilare che nella fase di gara venga salvaguardata la qualità e la tipologia dei servizi sanitari che verranno erogati. Abbiamo infine accolto con favore l'apertura del presidente Cirio di approfondire se esiste la possibilità tecnica di mantenere una quota di partecipazione pubblica nella futura gestione dell’Ospedale