La Regione aggiorna il piano pandemico per l'emergenza Covid-19

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ATTENZIONE! Dato il perdurare dello stato di emergenza sanitaria, la situazione evolve continuamente. Si consiglia di controllare sempre la data delle notizie e di fare riferimento per gli ultimi aggiornamenti a questo indirizzo www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita

Aggiornamento delle azioni chiave per le organizzazioni sanitarie regionali e locali e per gli altri attori coinvolti, individuazione delle misure da adottare per ogni fase, implementazione delle procedure di riferimento regionali e locali: sono i punti cardine del Piano pandemico operativo covid-19 approvato dalla Giunta regionale del Piemonte su indicazione dell’Assessorato regionale alla Sanità, come specifico aggiornamento del precedente Piano per l’organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive.

Un Piano immediatamente operativo e che si applica, secondo l’andamento pandemico-epidemico, fino al superamento delle problematiche correlate alla infezione da Covid 19, oltre che suscettibile di aggiornamenti periodici, in base alla situazione epidemiologica.

Gli obiettivi generali

L’obiettivo generale del documento è di:

  • aggiornare la preparazione alla pandemia a livello regionale e locale per identificare, confermare e descrivere rapidamente casi di patologia, in modo da riconoscere tempestivamente l’inizio della pandemia
  • minimizzare il rischio di trasmissione e limitare la morbosità e la mortalità dovute alla pandemia attraverso le azioni di sorveglianza sanitaria
  • attivare una congrua risposta organizzativa e tecnica al livello dei diversi setting (prevenzione, territorio, strutture residenziali, domicilio, ospedale, ecc.)
  • ridurre l’impatto della pandemia sui servizi sanitari e sociali e assicurare il mantenimento dei servizi essenziali
  • assicurare una adeguata formazione del personale coinvolto nella risposta alla pandemia;
  • garantire informazioni aggiornate e tempestive per i decisori, gli operatori sanitari, i media e la popolazione
  • monitorare l’efficienza degli interventi e mantenere sistematicamente adeguato il piano

Le azioni chiave

Operativamente, le azioni chiave per fase di rischio riguardano, in particolare, l’attivazione delle risorse aggiuntive, la sorveglianza epidemiologica e virologica, le misure di prevenzione e controllo dell’infezione, l’organizzazione delle attività per la gestione dei pazienti a livello domiciliare, territoriale e ospedaliero, lo sviluppo del sistema di comunicazione e di formazione e il monitoraggio dell’attuazione delle azioni pianificate per fase di rischio.

Coordinamento e finalità

Il provvedimento della Giunta stabilisce che le indicazioni del Piano pandemico vengano messe in atto dalle Aziende sanitarie locali, tramite le Unità di gestione Covid e le altre loro Strutture, sotto il coordinamento e la supervisione del Dipartimento Interaziendale Funzionale a valenza regionale “Malattie ed Emergenze Infettive,” fermo restando le specifiche responsabilità professionali e gestionali dei responsabili delle Strutture dei soggetti incaricati.

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte osserva che il principio ispiratore del Piano è l’assunto che l’emergenza Covid-19 richiede risposte coordinate e sistemiche, dove il momento di pianificazione deve essere condiviso dai responsabili delle decisioni e il momento dell’azione deve essere conosciuto prima del verificarsi dell’evento.

La rete sanitaria

La rete dei servizi sanitari regionali interessata dalla revisione del Piano comprende 12 ASL con 37 Stabilimenti (Ospedali a gestione diretta) e 2 Ex Sperimentazioni Gestionali, 33 Distretti, 12 Dipartimenti di Prevenzione, 3 Aziende Ospedaliere, 3 Aziende Ospedaliere Universitarie, 3 Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) privati, 42 Case di cura private e 5 Istituti qualificati presidi delle ASL.

N.B. La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi degli assessori secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari