Il punto nascite di Domodossola non è mai stato né sospeso, né chiuso, ma sta regolarmente servendo i percorsi di nascita in emergenza del territorio di riferimento. Non è certo l’Assessorato alla Sanità del Piemonte a volerlo chiudere. Il problema è il rispetto dei parametri richiesto dal Ministero, 500 parti all’anno. A Domodossola, i parti nel 2018 sono stati 123, 118 nel 2019 e 63 nel 2020. Per mantenere aperto il Punto nascite, anche per gli interventi non in urgenza, occorre garantirne l’operatività in totale sicurezza ed è esattamente quello che faremo: la battaglia non è affatto persa, come invece si è voluto far credere travisando le mie affermazioni. Con la Direzione dell’Asl e il Ministero stiamo individuando un percorso per ripristinare l’attività ostetrica non in urgenza, non appena l’Asl avrà esperito le procedure per la contrattualizzazione di medici e ostetriche, necessari per il funzionamento ordinario del Punto nascita, nel rispetto degli standard di sicurezza previsti per le partorienti e i nascituri
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro di stamattina con la direzione generale dell’ASL del VCO, il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Alessandro Stecco e il consigliere regionale del VCO, Alberto Preioni.