- Rivolto a
- Cittadini
- Enti pubblici
- Imprese e liberi professionisti
- Terzo settore
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è un virus respiratorio comune che causa sintomi lievi, simili al raffreddore. Le persone che contraggono il RSV guariscono solitamente in circa una settimana senza bisogno di cure mediche. Tuttavia, nei neonati di età inferiore ai sei mesi, nelle persone di età superiore ai 65 anni e nelle persone con un sistema immunitario compromesso, il RSV può causare gravi malattie e morte.
- Quali sono i sintomi?
-
Il RSV causa sintomi differenti a seconda dell’età; tra i sintomi più comuni, che compaiono da due a otto giorni dopo l'infezione, si riscontrano:
- tosse
- starnuti
- febbre
- naso che cola
- respiro sibilante
I neonati che contraggono il RSV possono presentare sintomi diversi, quali:
- irritabilità
- diminuzione dell'appetito
- alterazioni nel ritmo respiratorio
- apnea (specialmente durante il sonno).
- Quali sono le complicazioni?
-
Quasi tutti i bambini entro i due anni di età sono a rischio di infezione da RSV. Mentre nella maggior parte dei casi i sintomi sono lievi, il RSV può peggiorare le patologie preesistenti e causare gravi complicazioni che possono essere pericolose per la vita. Le complicazioni gravi includono:
- bronchiolite, cioè infiammazione delle piccole vie aeree nei polmoni
- la polmonite
Nei neonati e nei bambini piccoli, i segni di una grave infezione da VRS che richiedono un intervento medico urgente sono legati alla difficoltà respiratoria. Respiri brevi e poco profondi, dilatazione delle narici durante l'inspirazione, respiro rumoroso, pausa nella respirazione e rientramento della parete toracica indicano la necessità di un intervento medico urgente.
Vi sono fattori di rischio aggiuntivi per una prognosi più grave, quali ad esempio:
- nascita pretermine
- displasia bronco-polmonare
- cardiopatie congenite emodinamicamente significative
- altre malattie che implicano deficit immunitari o neuromuscolari
- Come si diffonde?
-
Il RSV si diffonde da persona a persona tramite particelle e goccioline rilasciate nell'aria quando una persona infetta respira, parla, tossisce o starnutisce. Anche il contatto ravvicinato, come i baci tra genitori e figli, può diffondere il virus.
- Qual è il trattamento?
-
I casi lievi di RSV di solito non richiedono alcun trattamento poiché le persone guariscono da sole dopo alcuni giorni. I neonati di età inferiore a sei mesi potrebbero aver bisogno di un ricovero ospedaliero per monitorare la respirazione e i livelli di ossigeno. Nei casi gravi, il trattamento ospedaliero può includere cure di supporto, supporto respiratorio e farmaci antivirali insieme a trattamenti specifici per le complicazioni che potrebbero insorgere.
In alcuni casi, ai bambini di età inferiore a 2 anni il medico può somministrare farmaci per ridurre il rischio di gravi malattie in caso di infezione.
- Quali misure di protezione sono disponibili?
-
Le misure generali di prevenzione sono le stesse utilizzate nei confronti della maggior parte degli altri virus respiratori:
- lavare e disinfettare le mani frequentemente
- coprire il naso e la bocca in caso di starnuti
- evitare il contatto con gli altri, se malati
L'anticorpo monoclonale attualmente disponibile, Nirsevimab, induce una protezione per almeno 5 mesi. Secondo gli studi è in grado di ridurre dell’80% le infezioni respiratorie da RSV che richiedono assistenza medica, e del 77% le infezioni respiratorie da RSV che richiedono ospedalizzazione.
Permette di immunizzare non solo i nuovi nati pretermine o a rischio, ma tutti i neonati e i bambini durante la loro prima stagione di RSV.