Presidio Don Gnocchi, nessuna riduzione di risorse

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L'ASL Città di Torino ha potenziato il sevizio e incrementato il personale della neuropsichiatria infantile

Negli ultimi anni, in particolare nel periodo del post Covid, si è registrato un incremento sul versante epidemiologico sia della prevalenza e sia della incidenza dei disturbi del neuro-sviluppo e delle disabilità complesse e della relativa gravità.
In particolare, si fa riferimento ai disturbi legati alla disabilità intellettiva, ai disturbi dell’attenzione con iperattività, ai disturbi del movimento e della coordinazione motoria, ma soprattutto ai disturbi della comunicazione e ai disturbi dello spettro autistico, alle patologie neuromotorie complesse e agli esiti dei disturbi cerebrovascolari acquisiti in epoca precoce spesso secondo modalità combinate in comorbilità.

 

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare sul presidio Don Gnocchi di Torino.

 

L’accordo tra l’Asl Città di Torino e la Fondazione Don Carlo Gnocchi, per l’effettuazione di prestazioni riabilitative ambulatoriali e domiciliari, è regolato dall’ex art. 26 della Legge 833/78 secondo criteri di appropriatezza e non ha mai registrato una riduzione delle risorse da parte dell’Asl Città di Torino, bensì, nella fase attuale, sono presenti alcune difficoltà organizzative e di risposta da parte del Centro Don Gnocchi per prestazioni già autorizzate dall’Asl. Nello specifico, l’Asl Città di Torino si avvale del Centro Don Gnocchi per le disabilità di grado 2 (Gravi – Post acute - in fase di recupero) e disabilità di grado 3 (Gravi – Croniche – in fase di stabilizzazione). L’accesso alle prestazioni ambulatoriali avviene solo attraverso una proposta di trattamento secondo un progetto personalizzato, vagliato dai direttori dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile

             sottolinea Icardi.

 

A fronte dell’incremento della richiesta e della saturazione delle prestazioni da parte del Centro Don Gnocchi, in particolare per i trattamenti delle patologie lungamente croniche, si è concordata la composizione di un gruppo tecnico misto e specializzato tra operatori del Dipartimento Materno Infantile dell’Asl Città di Torino e gli operatori del Don Gnocchi per la ridefinizione e rielaborazione dei percorsi di cura rimodulati e ridefiniti secondo specifici criteri. L’Asl Città di Torino, oltre ad aver potenziato, nell’ultimo triennio, il personale della Neuropsichiatria Infantile, in particolare gli educatori professionali, dal 1° ottobre 2023 si avvale anche delle attività e delle prestazioni erogate dal Centro diurno socio-riabilitativo sperimentale “Mini Puzzle” di Torino, per bambini affetti da disturbi cerebrovascolari acquisiti

             conclude l’assessore Icardi.