Piano tariffario RSA, l’Assessorato alla Sanità non vuole gravare sulle famiglie

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In merito alle problematiche sollevate dalle associazioni di gestori delle RSA Anaste e Federsalute sul rinnovo del piano tariffario, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte fa presente che la richiesta al ministro Speranza, inviata a nome della Commissione Salute del 22 settembre, di destinare una quota del Fondo Sanitario Nazionale alla copertura straordinaria e momentanea di una parte delle rette a carico delle famiglie, non è un espediente dell’Assessorato per rinviare la firma dell’accordo, ma - al contrario - rappresenta la necessità di trovare delle soluzioni a livello nazionale, che rispettino le leggi statali vigenti sui livelli essenziali di assistenza, tenendo conto della complessità degli interessi in campo e non solo delle legittime aspettative di una parte.

L’Assessorato alla Sanità e la Regione Piemonte non si sottraggono al confronto e all’individuazione di soluzioni percorribili con le associazioni dei gestori, la trattativa non è mai stata interrotta.

L’assessore ribadisce che proprio le preoccupazioni per la situazione di criticità determinatasi nell’amministrazione delle Rsa conseguentemente all’aumento dei costi per l’emergenza covid e alla contestuale riduzione delle entrate per la diminuzione dei nuovi ingressi in struttura, sono alla base dell’iniziativa dell’Assessorato che sta cercando in ogni modo di individuare un percorso che conduca ad una ripartizione il più equa possibile dei costi da affrontare, tenendo conto delle necessità dei gestori e del costo della retta a carico delle famiglie, già gravate dalle evidenti criticità economiche e sociali del momento.

N.B. La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi degli assessori secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari