In merito a talune notizie di stampa sulla localizzazione del nuovo ospedale dell’ASL TO5, l’Assessorato alla Sanità smentisce nel modo più assoluto che siano già state prese decisioni, né tantomeno che queste competano all’Ires, incaricato soltanto dell’analisi tecnica delle varie opzioni disponibili.
É del tutto strumentale - interviene l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - riferirsi ad aspetti parziali dei contenuti riportati negli studi dell’IRES, trattandosi di processi ancora in corso e non di determinazioni, su cui sta lavorando un apposito Gruppo di studio composto da Regione Piemonte, ASL TO5 e IRES
Nelle ricognizioni effettuate da IRES Piemonte si puntualizza infatti che uno dei molti criteri che sostengono la scelta del sito da destinare alla realizzazione del nuovo ospedale è quello dell’accessibilità e si evidenzia che i risultati ottenuti possono servire unicamente come primi riferimenti, tra i molti possibili, per il dibattito sulla scelta del sito.
Tale concetto viene ulteriormente rafforzato in uno specifico passaggio degli studi di IRES, in cui si ribadisce che ogni determinazione, rispetto alla validazione e all’attuazione di quanto elaborato
è rimandata, per competenza, al dibattito sulle valutazioni complessive e conclusive di fattibilità ed opportunità, nonché alle strutture e agli enti istituzionalmente preposti in tal senso
Infine, nelle considerazioni conclusive IRES evidenzia che, considerando come criterio per la scelta del sito il tempo massimo di percorrenza per accedere a un ospedale (accesso determinato da urgenza o emergenza), i percorsi possibili sono almeno tre. Ciascuno di questi, si puntualizza inoltre, deve essere in ogni caso condotto
nel contesto generale dell’offerta sanitaria esistente, anche rispetto alle trasformazioni già in atto o previste
I temi che l’IRES pone all’attenzione del Gruppo di lavoro, e riportati negli studi, riguardano la capacità dei servizi territoriali e ospedalieri di sostenere modelli diversi di organizzazione.
La localizzazione dell’ospedale, quindi, deve tener conto delle reti sanitarie e delle relazioni che si generano fra le diverse strutture presenti e future, e su questo si sta lavorando.