L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, è intervenuto alla fiaccolata promossa dal Comune di Mondovì per dire no alle scritte antisemite dinanzi alla casa del figlio di Lidia Rolfi, internata, testimone della Shoah
Come rappresentante della Regione Piemonte e personalmente mi associo al profondo sdegno per la scritta ingiuriosa comparsa a Mondovì sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di Lidia, partigiana deportata a Ravensbruck nel 1944. Mi auguro che siano al più presto individuati i responsabili di questo gesto inqualificabile, che come istituzioni condanniamo con fermezza. Le scritte antisemite sono una vergogna e un'offesa a tutti i piemontesi: come Regione esprimiamo vicinanza e solidarietà alla comunità ebraica. Il Piemonte è una terra che ha pagato con tante vite umane il rispetto e la difesa della libertà. Oggi è il giorno della memoria e il 75mo anniversario dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. È necessario non abbassare la guardia e anzi rafforzare tutte le iniziative, a partire da quelle rivolte alle nuove generazioni, per evitare che questi episodi si ripetano. Oggi Palazzo Lascaris, sede dell’assemblea regionale, per un giorno è divenuto il Palazzo della Memoria: sono stati coinvolti gli studenti di varie classi, dai più giovani ai giovanissimi, in un percorso interattivo che, partendo proprio dal racconto di quanto avvenuto 75 anni fa, li avvicini a quanto accade nel mondo ai giorni nostri e li faccia riflettere su cosa oggi voglia dire la deportazione
Alla fiaccolata era presente il Gonfalone della Regione Piemonte.