Interruzione di gravidanza con mifepristone e prostaglandine, garantita somministrazione in ospedali con esperienza

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Con la fine dell'emergenza legata all'epidemia da Covid, che ha fortemente influenzato le attività sanitarie, la direzione Sanità e Welfare ha condotto una prima analisi sulle Aziende sanitarie per approfondire la realtà dei contesti aziendali regionali riguardo all'applicazione delle Linee di indirizzo ministeriale sull'interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine. Dalla valutazione iniziale è emersa la necessità di predisporre un piano di intervento a favore dei diversi servizi territoriali che finora sono stati attivi su altri percorsi del Dipartimento Materno Infantile (percorso nascita-crescita e cronicità con relazioni di rete territorio-ospedale-territorio) e che, per ora, non hanno ancora sviluppato esperienza e competenza in tema di interruzione farmacologica di gravidanza».

Così l'assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, rispondendo ad un'interrogazione sull’adeguamento della Regione alla circolare ministeriale di aggiornamento delle “Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine”.

La Regione Piemonte - ha concluso l'assessore Icardi - sta comunque garantendo la disponibilità di somministrazione del farmaco all’interno degli ospedali del territorio che hanno esperienza in materia e che possono attuare le nuove disposizioni garantendo alle donne percorsi sicuri