Se avessimo prestato la stessa attenzione ai documenti ufficiali del Ministero della Salute dimostrata dalla deputata Chiara Gribaudo, il risultato sarebbe che oggi gli ospedali di Saluzzo, Carmagnola e Borgosesia avrebbero perso i posti di terapia intensiva e sub-intensiva previsti dal piano di potenziamento della rete ospedaliera regionale. Non è affatto vero, come ha sostenuto l’onorevole Gribaudo, che da parte del Ministero erano solo stati “richiesti dei chiarimenti” e che “non c’è alcuna richiesta di tagliare la terapia intensiva”. Al contrario, nella nota firmata dal direttore generale del Ministero della Salute si richiede espressamente di “rivalutare l’offerta dei posti letto di terapia intensiva programmata nei presidi di Carmagnola, Saluzzo e Borgosesia” e di “riallineare, in tal senso, la programmazione inserita nella piattaforma”. L’onorevole Gribaudo dovrebbe sapere che questo vuol dire cancellare quei posti e riallocarli su altri ospedali. Per questo, invece, ci siamo immediatamente mobilitati, fornendo al Ministero ampie e dettagliate motivazioni per evitare che il territorio perda quei posti di terapia intensiva di cui ha bisogno. Invece di polemizzare sul nulla, l’onorevole Gribaudo avrebbe dovuto prima leggere le carte, ma ora almeno non perda l’occasione di rendersi utile, dando una mano alle legittime rivendicazioni della Sanità piemontese
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, replicando alle affermazioni dell’onorevole Chiara Gribaudo sul piano di riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione Piemonte.