CTO, l'assessore chiarisce il ruolo dell'ospedale nel progetto Parco della Salute

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Rispondendo ad un question time in Consiglio regionale, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte ha assicurato che il Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) di Torino non solo è inserito nel progetto Parco della Salute, ma con i suoi 450 letti lo completa e lo integra.

In particolare, nel Parco sono previsti 44 posti (due unità ad altissima complessità: ortopedia robot assistita e onco ortopedia e sequele di politraumi) dedicati all’ortopedia/traumatologia ad altissima specializzazione, mentre i 450 letti del Cto sono e saranno parte integrante del progetto, mantenendo la propria attuale caratterizzazione di Trauma Center di riferimento regionale, con una maggiore integrazione con il territorio. Una vocazione ad alta specializzazione ortopedica, traumatologica e riabilitativa che è da sempre punto di riferimento per tutta l’area metropolitana e per la Regione Piemonte, essendo il CTO hub per le principali reti del trauma (trauma vertebro-midollare, trauma della mano e del bacino complesso, riabilitazione di III livello).

L’assessore ha osservato che, oltre a mantenere le sue peculiarità in ambito traumatologico, il Cto dovrà altresì essere potenziato per svolgere il ruolo di ospedale spoke nell’ambito del Parco della Salute. A tale fine, ad esempio, bisognerà prevedere la realizzazione di un reparto di Medicina generale e uno di Chirurgia generale, che integrino le funzioni della traumatologia. Tale ruolo prevederà un investimento su risorse umane e logistiche per completare gli attuali assetti organizzativi del presidio.

Già oggi è in corso di definizione la collaborazione con gli ospedali che insistono sull’area Torino Sud, per ottimizzare la presa in carico territoriale e non duplicare i servizi. Tra le eccellenze del CTO, l’assessore ha citato anche il Centro grandi ustionati e l’Unità spinale unipolare.

Oggi si sta investendo sulla rete traumatologica e su quella riabilitativa così da ottimizzare la medicina di percorso e meglio integrare l’alta specialità con il territorio e le altre eccellenze delle reti regionali.

La definizione delle specialità che dovranno essere integrate nel CTO di oggi (Medicina interna, cardiologia, chirurgia generale ecc) aiuterà il CTO del futuro a essere sinergico con il Parco della Salute da un lato e il territorio dall’altro.

N.B. Il presente comunicato è mancante di virgolettati e nomi degli amministratori regionali secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre-elettorali.