La situazione sanitaria dei territori di Acqui Terme e Ovada è stata al centro dell’incontro convocato questa mattina dall’assessore regionale alla Sanità accogliendo la richiesta del sindaco di Ponti e presidente del Comitato dei sindaci del Distretto di Acqui Terme – Ovada.
Nella riunione, alla quale hanno partecipato gli assessori regionali alla Sanità e all’Agricoltura, il direttore generale dell’ASL Luigi Vercellino, il presidente della Provincia di Alessandria, i sindaci di Ricaldone, Cremolino, Rivalta Bormida, Ovada, Ponti e Acqui Terme, oltre all’assessore di Castelletto d'Orba e a un consigliere comunale di Acqui Terme, l’assessore alla Sanità ha confermato l’impegno della Regione a sostenere il piano di sviluppo dell’ospedale di Acqui Terme elaborato dall’Azienda sanitaria locale di Alessandria, ripensando l’offerta ospedaliera del dopo pandemia, con l’obiettivo di agganciare le opportunità di cambiamento e rilancio legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’assessore regionale alla Sanità ha sottolineato che il mandato è rendere sempre più stringente ed efficace l’anello assistenziale ospedale-territorio-ospedale per la presa in carico dei pazienti.
Si è discusso degli interventi strutturali di adeguamento agli standard più recenti, dell’ammodernamento degli asset tecnologici e della digitalizzazione del presidio e dei processi clinico assistenziali.
In primo piano la riorganizzazione della rete ospedaliera attraverso:
- il rafforzamento e l’incremento della terapia intensiva e semi intensiva
- la ristrutturazione del pronto soccorso con percorsi separati per garantire la massima sicurezza ai degenti
- il potenziamento della diagnostica con l’acquisizione di una apparecchiatura TAC di ultima generazione
- la digitalizzazione e l’aumento dell’interconnessione con la medicina territoriale attraverso interventi come l’aggiornamento della connessione a banda larga
- il rinnovo delle postazioni informatiche di lavoro
- il potenziamento dei firewall aziendali e l’informatizzazione del blocco operatorio
- la ricollocazione in spazi adeguati e aggiornati di alcune specialità
- la realizzazione di una piattaforma ambulatoriale, ossia un unico luogo dedicato ad ambulatori specialistici con medici ospedalieri e territoriali
- l’estensione delle attività di Cardiologia (con ambulatori di primo e secondo livello per lo scompenso, le aritmie e le cardiopatie ischemiche, cardiologia di genere), Riabilitazione (ambulatori di primo livello, integrazione territoriale e riattivazione dei percorsi riabilitativi termali), Neurologia (integrazione con i Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze) e Pediatria (inserimento nella futura rete pediatrica della provincia)
- il consolidamento delle attività di Medicina interna, Ortopedia, Chirurgia Generale, Radiologia, Terapia Intensiva, Oculistica, Nefrologia, Ginecologia, Ostetricia, Urologia, Otorinolaringoiatria
- la realizzazione di percorsi di cura “orizzontali” (con altri ospedali) e “verticali” nei vari livelli assistenziali quali cure primarie, riabilitazione, assistenza domiciliare, Case della Comunità...
N.B. Il presente comunicato è mancante di virgolettati e nomi degli amministratori regionali secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre-elettorali.