ASL TO3, primi due pazienti visitati "in remoto" a Susa

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Proseguono nell'ambito del progetto europeo transfrontaliero Alcotra Prosantè le sperimentazioni di collaborazione clinica

Questa mattina si è svolta la prima seduta di teleconsultazione anestesiologica di due pazienti, in carico all'Ospedale di Briançon ma residenti a Susa, che sono stati sottoposti a visita pre - anestesiologica da parte di due anestesisti dell'ospedale di Briançon. I medici hanno potuto effettuare il colloquio con i pazienti e visionare i referti medici di esami svolti in mattinata a Susa.

La sperimentazione ha consentito di verificare non solo l'efficacia clinica del teleconsulto, ma anche alcuni aspetti medico - legali relativi alla responsabilità professionale di queste visite, che è esclusivamente dell'anestesista-rianimatore del Centre Hospitalier di Briançon

Nel contesto di quanto raccomandato dall'Ordine dei Medici francese e dalla Società francese degli Anestesisti-Rianimatori, le visite pre - anestesiologiche in remoto sono possibili nel caso di pazienti con programmazione di intervento a basso rischio, a fronte del seguente esame clinico di base: peso, altezza, frequenza cardiaca, pressione sanguigna e anamnesi. Per prevenire eventuali rischi e vista la pratica comune anestesiologica al CH Briançon, i pazienti hanno effettuato presso l'Ospedale di Susa, nella stessa mattinata, un elettrocardiogramma (ECG) che è stato esaminato dal medico anestesista durante la visita in remoto. Gli aspetti tecnici della video-condivisione tra Susa e Briançon sono stati realizzati e testati contestualmente dagli ingegneri e dai tecnici dell’ASLTO3 e del CH di Briançon e hanno dimostrato la funzionalità, l'efficienza e la qualità della tecnologia per gli scopi clinici della visita.

Prosegue nella direzione dell'innovazione delle cure - sottolinea il Direttore Generale ASLTO3 Flavio Boraso “lo sviluppo del progetto europeo Prosantè: con la ricerca di soluzioni che facilitino i percorsi dei pazienti a partire dalla riduzione dei tempi di attesa e di percorrenza per l'accesso alle cure, con la crescita della collaborazione tra i clinici delle due realtà ospedaliere per condividere conoscenze e buone pratiche, con lo studio di strumenti per la semplificazione degli aspetti burocratici. Tutti sforzi orientati al superamento dei confini di ogni tipo e compiuti nella prospettiva di una sanità a misura di cittadini europei