Martedì 25 gennaio, si terrà un’esercitazione (cosiddetto Pilot) organizzata dal Settore di Protezione civile della Regione Piemonte, con l'obiettivo di testare tecnologie innovative e di ricerca applicata utili al miglioramento della risposta organizzata del sistema regionale di protezione civile, sul tema dei rischi naturali.
L’esercitazione avrà come principale scenario operativo il territorio comunale di Avigliana (Torino), già interessato da eventi alluvionali del recente passato (ottobre 2000, in particolare), sul cui territorio – in prossimità di un’ansa del Fiume Dora Riparia, saranno condotti test sperimentali su strumenti sviluppati nell’ambito di progetti di ricerca avanzata da alcuni dei principali centri di ricerca e aziende private che operano nel settore tecnologico nazionale ed internazionale.
Oltre al sito di Avigliana, verranno coinvolte altre 8 aree del Piemonte dalle quali si testerà la capacità di rapido ed efficace scambio informativo con la Sala Operativa Regionale grazie all’approntamento di uno strumento di messaggistica rapida – un Chatbot – capace di trasmettere e ricevere in tempo reale documenti multimediali (immagini, video, audio) acquisiti sul posto dagli operatori del soccorso direttamente ai centri di comando e ottenere così un quadro di maggior dettaglio sulla situazione in atto nell’ottica di orientare la risposta operativa tempestivamente dove maggiori sono le criticità segnalate sul territorio.
L’iniziativa rientra nell’ambito di FASTER, un progetto che definisce, a livello europeo, una collaborazione tra Enti di ricerca applicata e sistemi di protezione civile, volta alla definizione di nuovi strumenti tecnologici che possano agevolare l'intervento in emergenza degli operatori del soccorso su terreno, nonchè migliorare la consapevolezza e la percezione della situazione di emergenza in atto nei centri di comando e sale operative attivate sul territorio.
Il programma del Pilot prevede la sperimentazione e l'uso di tecnologie tra le quali:
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strumento di geolocalizzazione dei soccorritori sul terreno e di messaggistica rapida, a supporto delle attività di sorveglianza e soccorso sviluppati in ambiente Telegram (applicazione Chatbot di messaggistica istantanea) sviluppato in stretta e proficua collaborazione con la Fondazione Links di Torino, il CSI-Piemonte e il Settore Protezione Civile della Regione;
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strumenti cosiddetti “Textiles”, anch'essi da indossare, che permettono il controllo in telemetria di parametri ambientali e biometrici dei soccorritori presenti sullo scenario emergenziale, sviluppati dal’’Università della West Attica (UNIWA, Grecia);
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stazione meteorologica wireless, sviluppata dal partner portoghese INOV;
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strumenti cartografici di visualizzazione di tutte le informazioni disponibili relative allo scenario emergenziale in versione desktop e portatile (sviluppato da ENG di Palermo);
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droni per il sorvolo delle aree dello scenario emergenziale, con immediata trasmissione in “real time” delle immagini acquisite ai centri di comando e sale operative di protezione civile attivate sul territorio;
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applicativi capaci di rilievi 2D e 3D installati a bordo dei droni per mappature di grande precisione su areali colpiti da danni conseguenti ad eventi naturali ed antropici, sviluppati dal partner greco del CERTH di Salonicco (Grecia);
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Modulo “Social”, che permette tramite sistemi di intelligenza artificiale di catalogare e mappare informazioni distribuite sugli strumenti “Social” (in particolare Twitter), sviluppato da Links Foundation di Torino
All’esercitazione, prenderanno parte circa 120 di operatori del soccorso, tra i volontari appartenenti al Coordinamento Regionale del Volontariato, al Corpo Regionale AIB, alla Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) e alla Croce Rossa.
Oltre ai volontari, saranno presenti alcuni dei partner tecnici del progetto (Links Foundation, ENG, CERTH, INOV) nonché tecnici del CSI-Piemonte, di Arpa Piemonte e dei Settori Geologico e Protezione Civile della Regione Piemonte. La giornata esercitativa vedrà, inoltre, la restante partecipazione di tutti i partner internazionali del progetto che, in modalità “da remoto” e in videoconferenza, supporteranno le attività di test che verranno condotte.
Tutte le attività verranno svolte ponendo massima attenzione alle regole di precauzione e distanziamento imposte dall'attuale fase di evoluzione del contagio da Covid-19.