Partono le attività per la definizione del "modello base" di Ufficio di Prossimità

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Il Piemonte capofila del progetto pilota

Si è concluso l'iter procedurale per l’acquisizione di un servizio finalizzato alla definizione di un "modello base" di Uffici di Prossimità. Tale modello fornirà a livello nazionale l'impalcatura per la disseminazione di tali innovativi servizi al cittadino.

Il servizio, aggiudicato all'operatore C.O Gruppo s.r.l. di Bologna, consente alla Regione Piemonte di avviare la fase operativa del progetto "Uffici di Prossimità", nell'ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, finalizzato ad attivare una rete di sportelli per rendere "la Giustizia più vicina ai cittadini".

Il progetto consentirà, in relazione alla disponibilità di Comuni ed Unioni di Comuni ad attivare un "UdP", ai cittadini di avere sul loro territorio un unico punto di accesso agli uffici giudiziari anche in quei territori dove siano state soppresse sedi di tribunale.

La definizione di un "modello base", attraverso l’attività di ricognizione delle caratteristiche e del contesto operativo per l’istituzione dell’Ufficio di Prossimità, identificherà quali siano le condizioni concrete che ne consentano l'attivazione e lo sviluppo.

In particolare si ritiene di valorizzare le esperienze qualificanti che si sono sviluppate con l’obiettivo di costruire un “Sistema-Giustizia” più vicino al cittadino partendo dall'analisi delle realtà già avviate sul territorio di competenza del Tribunale di Torino, in particolare dall'Unione dei Comuni di Moncalieri, Trofarello, La Loggia.

Nell’analisi del modello base si dovrà anche tener conto degli elementi eventualmente forniti dal Ministero della Giustizia relativi al funzionamento degli uffici di prossimità attivati nell’ambito della sperimentazione anche nelle Regioni Liguria e Toscana.