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Scheda informativa

Il riordino delle Ipab

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

Come si trasformano con l’entrata in vigore della legge regionale 12/2017

Le Ipab sono le istituzioni pubbliche che, nei secoli, hanno tradizionalmente perseguito l'opera di assistenza ai poveri, agli anziani, ai minori, agli ammalati.

Esse sono parte integrante della tradizione culturale italiana in campo sociale e costituiscono il tessuto su cui si sono sviluppate le esperienze aggregative e associative dei cittadini.

Le Ipab hanno mantenuto nel tempo un proprio ruolo autonomo, come soggetti erogatori di servizi socio-assistenziali, affiancando e supportando gli enti istituzionalmente preposti.

Si collocano in una posizione a metà tra la disciplina pubblicistica, che prevede la supervisione pubblica in materia di vigilanza e tutela, e la permanenza di elementi privatistici, derivanti dal rispetto della volontà dei fondatori e delle norme statutarie.

Prima della legge regionale di riordino n. 12/2017, molte istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, in possesso dei requisiti di cui alle leggi regionali n. 10 e n.11 del 1991, si sono trasformate in associazioni e fondazioni. Con la legge regionale n. 12/2017, sono disciplinate invece tutte le attuali ipotesi di riordino.

Il riordino delle Ipab in Piemonte

Con la legge regionale 2 agosto 2017, n. 12 “Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza”, entrata in vigore il 19 agosto 2017, la Regione detta le norme per il riordino delle Ipab e per le modalità di estinzione e trasferimento dei beni, secondo i principi stabiliti dalle norme nazionali.

La legge prescrive la trasformazione delle Ipab, a seconda dei requisiti posseduti, in

  • aziende pubbliche di servizi alla persona

  • persone giuridiche di diritto privato

La nuova norma prevede che le istituzioni inattive da almeno due anni o per le quali risultano esaurite o non più conseguibili le finalità preposte, vengano estinte.

Le Ipab così riordinate devono offrire al territorio in cui operano, interventi e servizi mirati a rispondere alle esigenze e ai bisogni sociali emergenti.