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Scheda informativa

Sostegno al pagamento di canoni d'affitto

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

A sostegno dei soggetti in difficoltà nel pagamento del canone di affitto sul mercato privato, o che rischiano la perdita della casa per problemi economici (disoccupazione, famiglie monoreddito, ecc.), la Regione adotta misure per offrire un contributo temporaneo a copertura del costo del canone. 

Dicembre 2023

Si informa che, per i canoni d'affitto pagati nell' anno 2023,  il competente Ministero non ha ripartito alle Regioni le risorse del Fondo Sostegno alla Locazione. 

Fondo morosità incolpevole (FIMI)

Per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone di affitto a causa della perdita o consistente riduzione del reddito del nucleo familiare, dovute ad una delle seguenti cause:

  • perdita del lavoro per licenziamento;
  • accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro;
  • cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
  • mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
  • cessazioni di attività libero- professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
  • malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.

La misura regionale fa fronte al disagio abitativo connesso alla perdita della casa per morosità incolpevole  promuovendo la sottoscrizione di nuovi contratti a canone concordato. I contributi previsti sono destinati a sanare in toto o in parte la morosità pregressa, possono anche coprire il deposito cauzionale del nuovo contratto e possono assicurare il versamento di un numero di mensilità relativo ad un nuovo contratto a canone inferiore fino ad un massimo concedibile pari a euro 12.000,00.

Possono accedere al riparto delle risorse i Comuni ad alta tensione abitativa e i Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti.

La Regione annualmente emette un avviso pubblico per l’individuazione dei Comuni che intendono aderire alla misura FIMI. I Comuni possono presentare domanda di adesione  utilizzando l’apposito modello allegato all’avviso. La domanda deve essere trasmessa esclusivamente per posta certificata all’indirizzo ediliziasociale@cert.regione.piemonte.it. Si tratta di contributi in conto capitale a favore di inquilini morosi incolpevoli. La sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone è accertata dal Comune.

Beneficiari: Tutti i cittadini di nazionalità italiana o di un paese dell’Unione Europea, in caso di cittadini non appartenenti all’U.E. possesso di un regolare titolo di soggiorno.

I cittadini interessati ad accedere ai contributi devono rivolgersi al Comune di residenza (purchè ricompreso tra quelli ad alta tensione abitativa, ovvero quelli con particolari problemi relativi all'alloggio, in base a indicatori quali il numero di sfratti in rapporto alla popolazione, la percentuale di extracomunitari, eccetera. La conseguenza è una diversa disciplina per materie quali per esempio i contratti d'affitto. L'elenco dei comuni che hanno attivato il FIMI è scaricabile nella sezione allegati in fondo alla pagina);

Limite di reddito per l’accesso degli inquilini: Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a € 26.000,00.

Requisiti di accesso:

Essere titolare di un contratto di affitto residenziale regolarmente registrato.
Essere destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida. Risiedere nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno.

Criterio preferenziale: Presenza all’interno del nucleo famigliare di:

  • un componente ultrasettantenne  oppure
  • minore oppure
  • con invalidità accertata maggiore o uguale al 74% oppure
  • in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l'attuazione di un progetto assistenziale individuale

Cause di esclusione:

  • Locatario di immobili appartenenti alle categorie A1, A8 e A9; oppure
  • titolare di diritto di proprietà o altro diritto reale su immobile adeguato e fruibile nella provincia di residenza.

Ammontare del contributo:

È legato all’ammontare della morosità incolpevole pregressa accertata ed a condizione che venga sottoscritto un nuovo contratto d’affitto a canone concordato. Il contributo può essere per deposito cauzionale contestualmente alla sottoscrizione di un nuovo contratto.

Il sostegno può essere a ristoro anche parziale del proprietario che accetta di differire l’esecuzione dello sfratto.

Il limite massimo concedibile è di € 8.000 (ottomila) per beneficiario.

La sottoscrizione dei nuovi contratti a canone concordato avviene con il supporto, laddove esistenti, dell’attività svolta dagli sportelli comunali “Agenzie sociali per la locazione”.

Fondo di sostegno alla locazione

Il Fondo è destinato ai cittadini residenti in Piemonte, appartenenti alle fasce economicamente più deboli, a parziale rimborso del canone di locazione regolarmente pagato nell’anno 2022 per un immobile a uso abitativo. I cittadini devono presentare domanda presso il proprio Comune di residenza e/o al Comune capofila.

Con deliberazione della Giunta Regionale 12 settembre 2022 n. 19- 5596, sono stati approvati i requisiti per l’accesso e i criteri di ripartizione delle risorse ai 73 Comuni capofila  per l' anno 2022 del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione (art. 11, Legge n. 431/1998). 

Determina n. 1881 del 12/10/2022 “Fondo sostegno alla locazione anno 2022 –  Ripartizione risorse"

Allegato riparto ai Comuni capofila