Progetto Ca.S.A, il legno di castagno piemontese per l'edilizia

Data notizia

Il progetto pilota Ca.S.A. Castagno Strutturale Autoportante, realizzato grazie all’ Operazione 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, promuove la filiera forestale attraverso la valorizzazione del legno di castagno piemontese per applicazioni strutturali in edilizia. 
Partendo dalle peculiarità critiche del legno di castagno piemontese (dovute alla morfologia del territorio, all’azione dei fattori climatici, alla carente gestione forestale pregressa ecc), sarà realizzata una struttura edilizia di tipo prefabbricato capace di essere competitiva e appetibile sul mercato. La soluzione costruttiva sviluppata prevede la realizzazione di una struttura a pannelli prefabbricati in legno locale, costituita da un telaio in legno di castagno di sezione molto ridotta, irrigidita orizzontalmente da fogli di OSB/3 IPAN formaldeide free in legno di pioppo piemontese. 
Il progetto intende dimostrare come l’innovazione tecnologica possa vincere i fattori che finora hanno limitato l’utilizzo del castagno come legno da opera, mediante l’applicazione di:

  • metodologia di test non distruttivi per il monitoraggio della qualità del legno prima del taglio (con particolare attenzione al controllo del processo di cipollatura);
  • trattamenti termici e di essiccazione artificiale per gli elementi strutturali, al fine di contenere eventuali deformazioni del legno successivamente alla fase di abbattimento;sviluppo di soluzioni costruttive prefabbricate e modulari che risolvono i problemi dimensionali tipici del massello.

Le innovazioni sopraelencate trovano applicazione in un contesto reale, ovvero nella progettazione e costruzione di una unità abitativa minima autosufficiente, facilmente movimentabile, avente dimensioni standardizzate per il trasporto e autonomia nel reperimento dell’energia idrica ed elettrica (in un’ottica di sostenibilità ambientale ed energetica) grazie alla predisposizione e installazione dei seguenti impianti innovativi: un mini-impianto di approvvigionamento e trattamento delle acque grigie e meteoriche da copertura; un modulo per l’approvvigionamento elettrico da fonti rinnovabili con impianto fotovoltaico.
Il prototipo sarà installato in molteplici contesti con obiettivo di promuovere e diffondere i risultati di progetto: a servizio di contesti isolati, per il soccorso in situazioni emergenziali, come spazio espositivo per eventi, a servizio di strutture ricettive ecc.
L’attività di progetto è così strutturata: gestione del progetto; progettazione della struttura portante in legno di castagno; definizione dei bisogni di legno per la struttura; analisi dei boschi e progetto di taglio; taglio e lavorazione del legno; montaggio e posa in opera della struttura; analisi del business case; dissemination.
Il Gruppo Operativo impegnato nella realizzazione del progetto pilota è costituito dalla Segheria Valle Sacra (responsabile della certificazione e prima lavorazione del legno, del montaggio e della posa in opera della struttura), dalla Cooperativa Valli Unite del Canavese (proprietaria del lotto forestale e responsabile del taglio del bosco), dall’impresa Iris (responsabile dello sviluppo e della progettazione delle soluzioni di innovazione) e dall’impresa Ambornetti (proprietaria di uno dei siti individuati per l’installazione temporanea del modulo costruttivo).