Si è aperta l'11 novembre a Baku, in Azerbaigian, la COP 29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che fino al 22 novembre riunirà leader mondiali e negoziatori per rafforzare l'azione climatica globale, collettiva e inclusiva e concordare le azioni come limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi °C, aiutare le comunità vulnerabili ad adattarsi agli effetti del cambiamento climatico e raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050.
Tra le priorità chiave della COP 29 ci sono la garanzia di un nuovo obiettivo sui finanziamenti per il clima, la garanzia che ogni paese abbia i mezzi per intraprendere un'azione per il clima molto più forte, la riduzione delle emissioni di gas serra e la costruzione di comunità resilienti.
Il piano COP29 si basa su due direttrici interconnesse che si sostengono a vicenda:
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la prima direzione comprende componenti chiave per garantire che tutte le parti si impegnino a favore di piani nazionali ambiziosi e di trasparenza;
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la seconda direzione riflette l'importante ruolo della finanza, che è uno degli strumenti chiave per trasformare l'ambizione in azione, ridurre le emissioni, adattarsi ai cambiamenti climatici e affrontare le perdite e i danni.
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