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Progetto

LABOR Latte Qualità: nuove modalità di determinazione della componente proteica del latte

Rivolto a
Imprese e liberi professionisti

Nell’ambito delle attività svolte dalla Commissione Tecnica Regionale “Latte Qualità”, composta da rappresentanti della Parte Agricola, Parte industriale, Istituto Zooprofilattico Sperimentale, INOQ (Istituto Nord-Ovest Qualità), ARAP (Associazione Regionale Allevatori Piemonte) e Regione Piemonte si è discusso negli ultimi mesi, fra le varie questioni, in merito all’attuale modalità di determinazione della componente proteica del latte, ad oggi rappresentata dalle Proteine totali, cioè il contenuto di azoto totale nel latte, convertito poi in proteine totali attraverso un fattore di conversione.

Per questo motivo la Commissione Tecnica Regionale “Latte Qualità” ha avviato una ricerca che approfondirà dal punto di vista analitico la determinazione delle “proteina vera” ovverosia la parte della proteina totale del latte al netto dell’azoto non proteico (urea, aminoacidi liberi e peptidi). L’azoto non proteico costituisce mediamente dal 4 al 7% del contenuto azotato del latte, e rappresenta una parte di azoto non utile dal punto di vista alimentare e\o caseario.

Nello specifico, il Laboratorio ARAP – laboratorio analitico di riferimento del progetto La.Bo.R. - ha avviato una fase di validazione e di prova finalizzata alla determinazione con metodo infrarosso (Milkoscan) del parametro “proteina vera” al fine di verificare su larga scala quale potrebbe essere l’andamento di tale parametro, in un’ottica di possibile sua introduzione tra le analisi di routine. Tale parametro si aggiungerebbe pertanto al consolidato parametro delle proteine, aumentando l’informazione sulla componente proteica del latte. Allo stato attuale si precisa che si tratta di un’attività puramente di ricerca e di sperimentazione che rientra nell’ambito del progetto “La.Bo.R.” finanziato dalla Regione Piemonte.

Il progetto regionale “La.Bo.R.” (un tempo denominato “Bovilat”) monitora da oltre 30 anni la qualità del latte sul territorio, per una migliore attendibilità del dato analitico e per la divulgazione di buone pratiche agli operatori della filiera, oltre a promuovere progetti di ricerca, studi ed attività sulla qualità del latte bovino e ha come obiettivo cardine il miglioramento della filiera lattiero casearia in Piemonte.

L’intento di questa ricerca è di stimolare un ragionamento più ampio e complessivo nell’ambito dell’allevamento che focalizzi sempre più l’attenzione sul favorire un maggiore livello di efficienza e di sostenibilità dell’allevamento. Questi parametri, se adeguatamente analizzati e valorizzati, possono stimolare un corretto equilibrio della componente proteica nella razione delle vacche da latte, che oggi rappresenta una delle principali voci di costo per l’alimentazione degli animali. Raggiungere questo importante punto di equilibrio nell’alimentazione degli animali potrà favorire, oltre ad un risparmio economico ed alla produzione di un latte che meglio potrà rispondere alle esigenze della filiera, un miglioramento gestionale della stalla, anche in termini di benessere animale, e un contenimento delle emissioni di ammoniaca per capo al giorno, generando vantaggi anche di carattere ambientale.

Durata progetto

2024-2026