Servizi per l'infanzia: il Piemonte sempre più vicino ai parametri europei

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Il Piemonte è sempre più vicino ai parametri europei per i servizi per l'infanzia. Lo evidenzia l'ultima rilevazione effettuata al 30 giugno 2020.

La numerosità dei servizi per la prima infanzia in rapporto alla popolazione bambina 0-2 anni, in costante contrazione, si avvicina sempre di più a quel 33% che è il parametro indicato in sede europea, e lo supera, se al computo si aggiungono i presunti anticipatari nella scuola dell'infanzia, cioè i bimbi tra i 30 e i 36 mesi.

Il consistente calo demografico è costantemente confermato nell'ultimo decennio: i nuovi nati sono oltre il 20% in meno rispetto al 2011. In termini assoluti, solo tra il 2018 e il 2019 in Piemonte si è registrata una flessione di - 3.789 nuovi nati.

Tuttavia, a fronte del netto calo demografico, la riduzione dei servizi 0-2 anni (dalla nascita al compimento del terzo anno di vita) e, quindi, dei posti disponibili, è stata meno marcata, anche se evidente nella curva tra il 2015 e oggi.

I dati sui servizi per l'infanzia aggiornati al 30 giugno 2020 non registrano ancora gli ingenti danni arrecati dalla pandemia ancora in atto. E' però già noto che molti servizi non sono riusciti a sopravvivere al primo lockdown e non tutti gli effetti negativi della pandemia sono a oggi ancora precisamente registrabili.

Il sistema è composto di 1.062 servizi, 344 pubblici e 718 privati, che al 30 giugno 2020 mettevano a disposizione 26.951 posti complessivi, di cui circa 14.000 nei servizi a titolarità pubblica e 12951 in quelli privati. Si tratta dei posti teoricamente disponibili e non di quelli effettivamente coperti.

Resta ancora da rimarcare come in Piemonte, una regione che consta di molti piccoli Comuni, solo un terzo (401 su 1.181) ha almeno un servizio per la prima infanzia, anche solo un piccolo nido in famiglia, sui propri territori.