E' stato inaugurato il primo Centro Alcologico di Torino, presso l'ospedale Mauriziano di Torino. Un Day Hospital dedicato a persone con Disturbo da Uso di Alcol (DUA).
All’evento erano presenti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il Direttore generale Maurizio Dall'Acqua, il Direttore sanitario Maria Carmen Azzolina, il Presidente ACAT Torino Centro Ivana De Micheli ed il Presidente APCAT Antonio Massari.
Il Centro lavorerà sul territorio in collaborazione con i Servizi di Alcologia dei Dipartimenti delle Dipendenze delle ASL Città di Torino e provincia, con la AOU Città della Salute e con le Strutture ospedaliere del territorio. Si tratta di un Centro multidisciplinare promosso dall’ACAT Torino Centro (Associazione Club Alcologici Territoriali), Associazione presente sul territorio da oltre 30 anni, che si occupa di persone con disturbo da uso di alcol secondo l’Approccio ecologico - sociale del professor Vladimir Hudolin. Il Centro è stato sostenuto dalla Direzione dell’ospedale Mauriziano e dalla Regione Piemonte.
Afferente al Dipartimento medico, diretto dal dott. Claudio Norbiato, è ubicato presso il piano terra del Padiglione 2A ed è composto dall’équipe medica del dott. Sarino Aricò e del dott. Marco Iudicello e da un’équipe infermieristica e prevede inizialmente un’apertura nei giorni di mercoledì e venerdì.
L’accesso è libero su prenotazione al numero dell’ambulatorio dedicato 011/5082884.
L’équipe medica del Centro, coordinata dal prof. Fabrizio Bert della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, terrà inoltre, all’interno del Corso di laurea in Medicina, per gli studenti del 5° e 6° anno, un corso di Alcologia.
La necessità di un riferimento come il Centro Alcologico Mauriziano nasce dalle esigenze che si sono evidenziate anche a livello dell'Associazione e che sono state tra gli argomenti trattati nella Conferenza Nazionale Alcol, fortemente voluta dal Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa ed inaugurata dal Ministro della Salute Roberto Speranza.
Emerge un dato allarmante rispetto al consumo di alcol tra i giovani, che è notevolmente aumentato con conseguenze, non solo sul piano della salute, ma anche su quello dei comportamenti aggressivi.
Durante il lockdown, nonostante le difficoltà evidenti dei Pronto Soccorso, si sono registrati in Piemonte nel 2020 185 ingressi di minori sotto i 17 anni con diagnosi completamente attribuibile all’alcol. Ulteriori 350 ingressi di soggetti tra i 18 ed i 24 anni, per un totale nell’anno di circa 3.500 ingressi di persone in evidente stato di intossicazione alcolica.
Secondo l’ISTAT, sempre nell’anno 2020, il 4,3% dei minori tra gli 11 e i 17 anni consuma alcol tutti i giorni.
I dati rilevati nel periodo della pandemia sono di un aumento del 180-190% della vendita di alcolici su piattaforme dedicate con consegna a domicilio, con conseguente manifestazioni di problemi alcolcorrelati.
Al numero dell’Associazione (3338009993), sempre attivo, sono pervenute in questi ultimi mesi numerose richieste di aiuto proprio da persone con target di età sempre più giovane. Si è visto un aumento, a differenza degli anni precedenti, del 60-70% delle richieste di aiuto, tenendo conto di un target di età sempre più giovane.