ASL TO4, emergenza Covid-19: le strategie per incrementare il numero di tamponi giornalieri

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La capacità produttiva attuale dell’ASL TO4 per quanto riguarda i tamponi rino-faringei per covid-19 è costituita dalla possibilità di processare presso la sede di Ivrea del proprio Laboratorio Analisi circa 50 tamponi giornalieri, stante il limitato approvvigionamento dei reagenti da parte della ditta fornitrice dell’apparecchiatura (DiaSorin). A questi si aggiungono altri circa 250 tamponi che sono analizzati quotidianamente dal Presidio Ospedaliero Amedeo di Savoia di Torino, con il quale la Direzione Generale dell’ASL TO4 ha stabilito un accordo. La capacità produttiva attuale di circa 300 tamponi giornalieri ha imposto di definire delle priorità: 150 test destinati alle richieste interne ospedaliere (persone ricoverate e operatori) e 150 destinati al territorio di riferimento (RSA e cittadini in isolamento domiciliare).

Contestualmente, però, considerata la sempre crescente richiesta di test virologici, abbiamo messo in campo le strategie necessarie per implementare il numero di test da effettuare quotidianamente” - riferisce il Direttore Generale dell’ASL TO4, Lorenzo Ardissone. Pertanto, sono state acquistate da altre due diverse ditte (Menarini e Cepheid) quattro strumentazioni, che saranno disponibili entro l’inizio del prossimo mese di maggio e che permetteranno di processare in più circa 120 tamponi al giorno. Inoltre, già dalla prossima settimana l’Azienda usufruirà di una donazione da parte della RBM SpA – Istituto di Ricerche Biomediche “A. Marxer” di Colleretto Giacosa: l’RBM effettuerà in convenzione gratuita con l’ASL circa 80 test settimanali

Infine, entro questo mese di aprile, dopo la validazione presso il Policlinico San Matteo di Pavia, sarà disponibile presso l’ASL TO4 il test sierologico (tramite prelievo di sangue) per valutare gli anticorpi Sars-Cov2-IgG neutralizzanti e, quindi, per identificare la risposta immunitaria nei pazienti che sono stati infettati dal virus responsabile della covid-19, con una potenzialità di circa 170 campioni processati in un’ora. L’introduzione di questo test, oltre a dare una risposta ai fini epidemiologici, può contribuire a ridurre la necessità di effettuare tamponi di controllo e a gestire in modo più efficace la fase post infezione / post malattia.