ASL CN1, la gestione dell’ictus nella Rete Regionale

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Notizie stampa uscite nei giorni scorsi, riferite al trattamento del paziente colpito da ictus in gestione all’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, rischiano di allarmare il cittadino che, viceversa, va rassicurato per la tempestiva e corretta gestione del percorso previsto e garantito nell’ambito della Rete Regionale Ictus. 

La gestione dell’ictus è attività prioritaria dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo attraverso la “Stroke Unit” Unità Ictus e la Neuroradiologia Interventistica che sono individuate quali centro Hub nell’ambito della per la Rete Regionale Ictus. Ne parla il Direttore della Neurologia, Marco Capobianco:

Il trattamento meccanico endoarterioso (trombolisi intrarteriosa, trombectomia) dell’ictus ha cominciato ad essere effettuato presso l’Azienda Ospedaliera Cuneese già a partire dal 2016, considerato che solo nel 2015 sono stati pubblicati gli studi scientifici che ne hanno confermato l’efficacia e sicurezza. Tale attività è stata poi progressivamente implementata negli anni, prima della delibera regionale del novembre 2020, con un trend di crescita esponenziale che ha portato i casi trattati dai 7 del 2016 ai 65 del 2021. L’incremento maggiore dei casi si è registrato negli anni 2020 e 2021, nonostante le difficoltà organizzative legate alla pandemia COVID19

L’incremento numerico delle procedure endovascolari effettuate è stato reso possibile dalla formazione per tali procedure di altri medici della Neuroradiologia, con l’acquisizione di un medico nel 2021 e secondo la programmazione già prevista dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera con l’assunzione dal 1 settembre di di un ulteriore medico, con l’obiettivo di giungere a strutturare un servizio attivo sulle 24 ore, 7 giorni su 7, nei prossimi mesi.

La Neuroradiologia Interventistica rappresenta una ulteriore specializzazione della Neuroradiologia, per la quale è richiesto un percorso formativo specifico e impegnativo dal punto di vista temporale da cui consegue anche la difficoltà a reperire professionisti dedicati.

Lo spiega Fabrizio Venturi, Direttore della Neuroradiologia:

La delibera regionale del 20 novembre 2020 'Rete Tempo dipendente regionale ictus' cita testualmente “La rete ictus è organizzata secondo il modello Spoke e Hub: lo Spoke assicura a trombolisi endovenosa e il ricovero in Stroke Unit, l’Hub la trombolisi intrarteriosa e le procedure neurochirurgiche e di chirurgia vascolare. …omissis…Considerata la stretta finestra temporale per i trattamenti in fase acuta, i centri Hub devono garantire la maggiore copertura possibile, sulla base delle risorse disponibili, per la propria area di competenza e coordinarsi, nel caso di emergenze contemporanee o difficoltà alla copertura h 24, con altri centri Hub, in base a criteri di vicinanza e ai tempi prevedibili di trasferimento…”

In questo senso l’Hub di Cuneo è in coordinamento con l’Hub di Torino per consentire il più tempestivo e corretto approccio terapeutico al paziente. In questa fase transitoria di sviluppo e implementazione dell’organico medico e della formazione del personale, la Neuroradiologia di Cuneo garantisce una reperibilità di Neuroradiologia Interventistica, su base media mensile, di 18 turni (di cui 16 notturni infrasettimanali e 2 festivi). Nei restanti casi è assicurata una reperibilità di Neuroradiologia Diagnostica, indispensabile nel percorso di gestione dell’ictus, inviando con trasferimento secondario i pazienti elegibili a trattamento di trombectomia endovascolare presso centro Hub dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute di Torino, secondo una turnistica concordata mensilmente tra i due centri Hub.

Il funzionamento del sistema a rete, nel quale l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle riveste il ruolo di Centro Hub provinciale dalla sua istituzione, garantisce ai cittadini la sicurezza di una risposta sanitaria efficace e, in nessun caso, i pazienti con ictus vengono privati del trattamento più appropriato e tempestivo.