Inaugurato oggi il nuovo spazio di circa 240 metri quadri dotato di sistemi di simulazione di eccellenza, manichini ad alta complessità tecnologica che ricreano il paziente adulto e pediatrico, innovativi sistemi multimediali
Alla cerimonia, aperta dal prof. David Lembo, Presidente del Corso di Laurea in Medicine and Surgery, hanno partecipato il prof. Stefano Geuna, Rettore dell'Università di Torino, il prof. Umberto Ricardi, Direttore della Scuola di Medicina, il prof. Massimo Terzolo, Direttore del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, il dott. Claudio Baccon, Direttore Generale della A.O.U. San Luigi Gonzaga e il prof. Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo.
Il Centro, realizzato con il contributo della Compagnia San Paolo, è collocato in uno spazio di circa 240 metri quadri pienamente inseriti nel Centro Didattico universitario. È dotato di sistemi di simulazione di eccellenza, di manichini ad alta complessità tecnologica che ricreano il paziente adulto e pediatrico e dei più innovativi sistemi multimediali. Tre aule mettono a disposizione degli studenti e degli specializzandi numerosi simulatori ad alta fedeltà tra i quali simulatori virtuali per artroscopia e per laparoscopia di ultima generazione che consentono l’acquisizione e il perfezionamento di tecniche chirurgiche mini-invasive. Una sala di simulazione, allestita come un reparto di area critica e attrezzata con i più evoluti manichini presenti in commercio, permette ai discenti di eseguire procedure mediche simulate in alta fedeltà, gestite e monitorate da una cabina di regia collegata da vetri unidirezionali e da telecamere e sistemi audio ambientali. Infine, un’aula di riunione plenaria permette la pianificazione e poi la revisione delle attività svolte in simulazione.
Il Centro ospita anche il più avanzato tavolo anatomico per la dissezione virtuale del corpo umano, già utilizzato da molte tra le più importanti scuole ed istituzioni al mondo. Questo strumento consentirà agli studenti di visualizzare l’anatomia esattamente come se si trattasse di un cadavere reale con il vantaggio di un’esperienza interattiva in touch-screen che permette un livello di esplorazione e di apprendimento dell’anatomia umana superiore a quello offerto da qualsiasi altro sistema tradizionale disponibile.
Alla presentazione del Centro sono seguiti gli interventi dell’Ing. Massimo Giannessi, Co-Founder Accurate Srl, sulla dotazione tecnica del Centro di Simulazione Medica Avanzata, del Prof. Piero Paccotti, docente del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche che ha illustrato il contributo della didattica in simulazione in area medica e del Prof. Francesco Porpiglia, docente del Dipartimento di Oncologia che è intervenuto sulla simulazione in area chirurgica.
Il nuovo Centro di simulazione medica avanzata - ha dichiarato il Rettore Stefano Geuna - permetterà ai nostri studenti dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e delle Professioni Sanitarie di confrontarsi su un ampio numero di patologie in ambienti clinici diversi e in situazioni realistiche. L’azione di oggi rappresenta un’ulteriore tappa a favore della formazione universitaria in ambito medico rivolta alla salute delle persone. L’introduzione della formazione in simulazione consentirà infatti di abbattere il rischio clinico ponendo come obiettivo primario la sicurezza per il paziente. L’Ateneo conferma così la sua forte vocazione all’innovazione della didattica e risponde alle aspettative di tutti gli attori coinvolti nel processo formativo in ambito sanitario: gli studenti e i docenti, la comunità e l’ospedale
La didattica in simulazione, che coinvolgerà studenti di 33 diverse nazionalità iscritti al Corso internazionale di Medicina e Chirurgia in lingua inglese (corso con il maggior numero di iscritti per anno in Italia) - ha spiegato il prof. David Lembo, Presidente del Corso di Laurea in Medicine and Surgery - avrà un forte impatto nel trasformare il modello di formazione tradizionale verso tecniche di apprendimento in un ambiente protetto dove lo studente potrà acquisire, oltre alle capacità cognitive e manuali, anche la necessaria abilità nel pianificare e coordinare in condizioni di grande pressione operativa ed emotiva in ambienti virtuali ma altamente realistici, analogamente a quanto avviene nella formazione piloti di aerei
Come Assessorato alla Sanità - ha dichiarato l’Assessore Regionale alla Sanità Luigi Icardi - riteniamo che sia fondamentale investire nelle nuove tecnologie e nella ricerca medica applicata. La collaborazione con l’Università di Torino è di grande rilievo strategico ed in questi anni ha prodotto risultati importanti. Un doveroso ringraziamento al professor Lembo, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, e ai professori Paccotti e Porpiglia. Un grazie particolare alla Compagnia di San Paolo che ha finanziato questo intervento: un esempio virtuoso di collaborazione tra il pubblico ed il privato che è ormai consolidato in Piemonte e che intendiamo ulteriormente sviluppare
Siamo orgogliosi di ospitare all’interno dell’Azienda il Centro di simulazione medica avanzata che inauguriamo oggi - ha dichiarato il Direttore dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga Claudio Baccon - considerato che è Azienda integrata tra Ospedale e Università, l’investimento sul polo didattico non può che essere accolto favorevolmente nell’ottica dello sviluppo dell’Azienda e dell’integrazione tra assistenza e insegnamento, ulteriore esempio di come il lavorare in sinergia possa produrre delle eccellenze
Il nuovo Centro di simulazione medica avanzata che inauguriamo oggi - ha dichiarato il Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo - rientra nel sostegno consolidato allo sviluppo del sistema universitario - nelle sue tre missioni: ricerca, didattica e contributo allo sviluppo socioeconomico del territorio. L’obiettivo generale definito dalle Convenzioni è la crescita di università innovative, competitive e attrattive. In particolare il nuovo Centro di Simulazione Medica Avanzata del Polo Universitario San Luigi Gonzaga è in linea con uno degli assi fondamentali della nuova Convenzione: promuovere l’innovazione nella didattica per ridurre il mismatch tra competenze curriculari e necessità del mercato del lavoro