ASL CN1, gruppi di montagna terapia

Data notizia

Un progetto per una montagna pulita, grazie alla collaborazione DOCKS LANTERNA

Da oltre 10 anni il Servizio per le Dipendenze di Cuneo ma ancor prima il Centro Diurno del Dipartimento per la Salute Mentale utilizzano la Montagna come elemento aggiuntivo nella terapia per i propri pazienti.

Ormai anche a livello nazionale e internazionale il lavoro in e attraverso la Montagna viene sempre più preso in considerazione tanto che sta per nascere, proprio a livello nazionale italiano e prima nel mondo, la Società Scientifica di Montagna Terapia.

Altro passaggio di grande maturità e crescita in questo ambito è stata la promulgazione della Carta Etica della Montagna per la Regione Piemonte, che ha visto varie realtà, a partire dagli Assessorati alla Montagna, alla Sanità e alle Politiche Sociali e oltre 40 Gruppi delle aree socio-sanitarie e turistiche della Regione, incontrarsi più volte con il chiaro e preciso obiettivo: fare rete, costruendo contatti per far sì che la Montagna diventi sempre più luogo d’incontro con la Natura ma anche con il silenzio e con il proprio profondo io.

In questo discorso una montagna che accoglie è anche una montagna desiderata perché pulita, piacevole e curata. I Gruppi di Montagna Terapia dell’ASL CN1, hanno predisposto una ulteriore collaborazione per influenzare e modificare piccole ma significative azioni personali: non interferire con delicati equilibri naturali. Ad esempio ogni volta che si esce riportare a casa qualsiasi tipo di rifiuto (prodotto o incontrato lungo il cammino) con particolare riferimento ad non abboandonare sigarette spente in luoghi non appropriati, infatti il consumo dei prodotti da tabacco è una condizione che si associa con altissima frequenza nei soggetti con problematiche di dipendenza e /o patologie psichiatriche.

Secondo uno studio condotto dall’Università di Napoli, i mozziconi di sigaretta rappresentano il rifiuto più abbondante sull’intero Pianeta! Tanto che quotidianamente ammonta a oltre 10 miliardi la quantità di questo materiale disperso nell’ambiente. La ricerca sottolinea come il tempo di degradazione ambientale dei mozziconi possa durare anche 50 anni. La tossicità dei mozziconi è alta. I possibili effetti nocivi per l’ambiente sono molteplici, coinvolgendo l’ecosistema terracqueo ma anche il mondo degli insetti e dei volatili.

Considerando anche la pericolosità e la minima biodegradabilità dei mozziconi, per evitare possibili spiacevoli incidenti e provvedere a uno smaltimento che rispetti l’ambiente, è fondamentale dotarsi di appositi contenitori portatili che consentono di conservare i mozziconi in modo discreto e igienico, assicurandosi in un secondo momento di gettarli nello spazio corretto: l’indifferenziata.

E' stata attivata una collaborazionbe conDocks Lanterna, società di recupero rifiuti che opera sul territorio Cuneese, che con grande e immediata disponibilità ha provveduto a fornire gli appositi contenitori (semplici ma carine “tasche” ignifughe).

Ora tutti i Gruppi avranno uno strumento in più per concretizzare la volontà di crescere con la Montagna.