Il Meccanismo europeo di protezione civile

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RescUE: nuovo livello di protezione dell'Unione Europea che garantisce una risposta rapida e completa alle emergenze, agendo come una rete di sicurezza quando le capacità nazionali sono messe a dura prova e i moduli della Protezione Civile europea non sono disponibili.

La protezione civile consiste, da un lato, nell'assistenza fornita dalle autorità locali, nazionali e/o europee immediatamente dopo un disastro e, dall'altro lato, nelle misure preventive per ridurre l'impatto di future catastrofi.

Il Meccanismo europeo di protezione civile (European Union Civil Protection Mechanism) è uno strumento dell’Unione Europea nato per facilitare la cooperazione negli interventi di assistenza di protezione civile in caso di emergenze che richiedono azioni di risposta rapida. Viene attivato per le situazioni di crisi che si verificano su un territorio interno o esterno all’Unione, attraverso la condivisione delle risorse di tutti gli Stati membri. Si basa sul principio della sussidiarietà, per il quale le azioni dell’Unione devono essere sempre intraprese in coordinamento e su richiesta dello Stato colpito. Il Meccanismo è gestito tramite il Centro di Coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC) che monitora gli eventi in tutto il mondo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e garantisce un rapido dispiegamento dei moduli di supporto attraverso un collegamento diretto con le autorità nazionali di protezione civile.

Squadre e attrezzature specializzate possono essere mobilitate in breve tempo per eventi calamitosi all'interno e all'esterno dell'Europa. Qualsiasi paese al mondo può chiedere aiuto al meccanismo di protezione civile dell'UE che è intervenuto in alcune delle catastrofi più devastanti e in situazioni di emergenza complesse. Esempi includono lo scoppio dell’Ebola nell'Africa occidentale (2014) e nella Repubblica democratica del Congo (2018), il conflitto in Ucraina (2014), il terremoto in Nepal (2015), la crisi dei rifugiati e delle migrazioni in Europa (2015) e gli incendi boschivi nella regione del Mediterraneo (2017) e in Svezia (2018).

Nei tempi recenti a causa dei cambiamenti climatici che generano condizioni meteorologiche estreme e lunghi periodi di siccità, il rischio incendi è in crescita in tutto il territorio europeo. Per far fronte a questa situazione la Commissione Europea ha presentato una proposta volta a rafforzare e aggiornare il proprio Meccanismo di Protezione Civile. E’ nato così, nel 2019, un ulteriore livello di protezione: rescUE, per garantire una risposta rapida e completa alle emergenze, agendo come una rete di sicurezza quando le capacità nazionali sono messe a dura prova e i moduli della Protezione Civile europea non sono disponibili. Il nuovo sistema include, al momento, aerei ed elicotteri antincendio tra cui i mezzi di sei Paesi (Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Svezia) messi a disposizione della flotta rescEU.

In futuro verranno implementate ulteriori capacità e risorse per creare una flotta in grado di reagire a diversi tipi di calamità, quali le emergenze mediche e gli incidenti biologici, radiologici, chimici e nucleari.

RescEU rafforzerà ulteriormente la capacità dell’UE di prevenire le calamità e di intervenire in caso di incidenti. Questo progetto garantisce che nessun Paese si ritrovi solo di fronte alle difficoltà ed è espressione diretta della solidarietà, principio fondante dell’Unione Europea.

Allegati

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resceu_oped-lenarcic-it-hd.pdf
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