Dalla Regione 12 milioni per ampliare gli orari dei servizi per l’infanzia a titolarità comunale

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Una nuova misura della Regione a favore delle famiglie e in particolare delle donne, finanziata con 12 milioni del Fondo sociale europeo e di fondi regionali, per sostenere i servizi per l’infanzia a titolarità comunale. L’obiettivo è di favorire una fruizione più flessibile e coerente con il mutamento delle condizioni lavorative e degli stili di vita attuali, ampliando l’orario dei servizi con riferimento all’anno educativo 2021-2022.

La giunta regionale ha approvato gli indirizzi, cui seguirà uno specifico bando.

Destinatari del contributo sono i Comuni, in forma singola o associata, titolari di servizi educativi per la prima infanzia (rivolti a bambini dai 3 ai 36 mesi di età) come nidi, micro-nidi e sezioni primavera. L’ampliamento dell’orario, che dovrà essere attivato per l’anno educativo 2021-2022 dal lunedì al venerdì e/o il sabato mattina, dovrà essere aggiuntivo rispetto all’orario standard garantito.

Con orari più ampi dei servizi per l’infanzia, si può facilitare l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro. Più a lungo termine, la misura serve a contrastare la denatalità e il calo delle nascite nel territorio piemontese; un altro obiettivo è quello di promuovere l’occupazione di figure educative aggiuntive impiegate per il prolungamento orario. La misura può migliorare la qualità della prestazione offerta dagli asili nido comunali, incentivando così la diffusione della cultura del servizio a titolarità pubblica con estensione oraria più adeguata alle esigenze delle famiglie.

Il sostegno ai servizi educativi per la prima infanzia a titolarità comunale presenti nel territorio piemontese, particolarmente significativo anche per i Comuni con ridotta densità demografica, si inserisce nel quadro delle politiche di tutela e promozione della maternità, anche al fine di contrastare lo spopolamento dei territori montani e marginali.

Il quadro complessivo dei servizi educativi per l'infanzia in Piemonte al 30 giugno 2020 evidenzia una situazione positiva, ma con margini di miglioramento: a fronte di una popolazione in età compresa fra 0 e 2 anni pari a 88.409 bambini, sono disponibili 26.951 posti nei servizi educativi per la prima infanzia a titolarità pubblica e privata. L'indice posti bambino/popolazione al 30 giugno 2020 è pari al 30,48%, che aumenta al 34,78% (superiore all'Indice Europeo raccomandato del 33%) se si considera la quota di popolazione “anticipataria” alla scuola dell'infanzia, negli ultimi anni scolastici in progressivo aumento.

Delibera della Giunta regionale