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Scheda informativa

Voucher digitalizzazione PMI

Rivolto a
Imprese e liberi professionisti

PR FESR 2021-2027 - Azione I.1ii.2 “Promuovere la transizione digitale del sistema imprenditoriale”

+++ Con deliberazione della Giunta del 18 dicembre 2023 n. 71-7977, è stata disposta l’integrazione della dotazione finanziaria per ulteriori euro 13.421.000,00. Le domande presentate nei termini, ma che non erano state valutate nel corso dei mesi di novembre e dicembre 2023 a causa dell'esaurimento della prima dotazione finanziaria della misura, potranno ora essere valutate dal comitato di valutazione. In caso di esito positivo, i soggetti richiedenti saranno informati dell'avvenuta concessione.

 

In che cosa consiste ?

Il Bando intende supportare la transizione digitale nelle imprese piemontesi, con particolare attenzione a quelle PMI che intendono realizzare interventi di digitalizzazione di dimensione relativamente contenuta, che non possono essere agevolati tramite altre misure del PR FESR dedicate ad interventi di più ampia portata. Con questo obiettivo, il bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto (voucher) per la realizzazione di progetti di digitalizzazione da parte di micro, piccole e medie imprese come definite secondo l’Allegato I del Reg. (UE) n. 651/2014, considerando pertanto ammissibile "ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un'attività economica", inclusi i liberi professionisti.

I voucher sono di importo variabile tra il 50% e il 70% delle spese ammissibili in ragione della dimensione dell’impresa richiedente l’agevolazione e dell’eventuale utilizzo da parte di quest’ultima dei servizi offerti dai soggetti aggregatori, oltre ad una premialità per l’eventuale possesso di alcune caratteristiche soggettive (rating di legalità; status di Startup innovativa o di PMI innovativa, risultante dall’iscrizione nelle apposite sezioni speciali del Registro Imprese; status di Impresa Benefit, come disciplinata dalla Legge 28.12.2015, n. 208, art.1, commi 376-384).

L'importo minimo del voucher richiedibile è fissato in Euro 4.000,00 per le micro imprese e Euro 5.000,00 per le piccole e medie imprese; il suo importo massimo per tutte le classi dimensionali è Euro 25.000,00.

Sono considerate spese ammissibili quelle per l’acquisto di beni e servizi strumentali, servizi di consulenza e servizi di formazione. La somma delle spese per servizi di consulenza e di formazione non può superare il 30% del totale delle spese ammissibili del progetto di investimento.

Sono considerate ammissibili solo le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda; la documentazione di spesa dovrà inoltre essere corredata dal codice CUP (rilasciato in fase di concessione dell’aiuto) ai sensi dell’art. 5, comma 6, del D.L. 24 febbraio 2023, n. 13. Per spese sostenute si intendono spese fatturate e liquidate integralmente.

I fornitori dei servizi di consulenza e formazione dovranno rientrare in una o più delle tipologie stabilite all’art. 6 del bando.

Nel caso di istanze di contributo in forma collaborativa su base progettuale con altre imprese e con il supporto di soggetti aggregatori (art. 7 Bando), la percentuale di finanziamento sarà aumentata del 5%.

Il bando individua i seguenti soggetti aggregatori:

- DIH-Digital Innovation Hub ed EDI-Ecosistema Digitale per l'Innovazione, di cui al Piano Nazionale Transizione 4.0;

- Competence center di cui al Piano Nazionale Transizione 4.0;

- Parchi scientifici e tecnologici, centri di ricerca e trasferimento tecnologico, centri per l’innovazione, tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;

- Incubatori certificati di cui all’articolo 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;

- FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter http://fab.cba.mit.edu/about/charter/;

- Centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE);

- Istituti tecnici Superiori (ITS), come definiti dal D.P.C.M. 25 gennaio 2008;

- Reti di impresa, costituite ai sensi del D.L. n. 5/2009, convertito nella L. 9 aprile 2009, n. 33 e s.m.i., purché dotate di soggettività giuridica ai sensi dell’art. 3, comma 4-quater (ultimo capoverso), del citato D.L. 5/2009 e a condizione che il contratto di rete preveda nel programma comune lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale.

Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale dei progetti dovranno riguardare almeno una tecnologia del sottostante Elenco 1, con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie del sottostante Elenco 2.

Elenco 1

a) robotica avanzata e collaborativa;

b) interfaccia uomo-macchina;

c) manifattura additiva e stampa 3D;

d) prototipazione rapida;

e) internet delle cose e delle macchine;

f) cloud, High Performance Computing - HPC, fog e quantum computing;

g) soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing etc);

h) big data e analytics;

i) intelligenza artificiale;

j) blockchain;

k) soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);

l) simulazione e sistemi cyberfisici;

m) integrazione verticale e orizzontale;

n) soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;

o) soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);

p) soluzioni tecnologiche digitali necessarie per l’ottimizzazione dei servizi resi.


Elenco 2

Utilizzo di altre tecnologie digitali (solo se propedeutiche, complementari e direttamente collegate a quelle previste al precedente Elenco 1):

a) sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;

b) sistemi fintech;

c) sistemi EDI (electronic data interchange);

d) geolocalizzazione;

e) tecnologie per l’in-store customer experience;

f) system integration applicata all’automazione dei processi;

g) tecnologie della Next Production Revolution (NPR);

h) programmi di digital marketing;

i) soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica;

j) connettività a Banda Ultralarga;

k) sistemi di e-commerce;

l) soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita.

Non sono considerate ammissibili le domande riferite alle sole tecnologie dell’Elenco 2.


Il rispetto del principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH) costituisce criterio di ammissibilità sostanziale per la misura. L’art. 16 del bando precisa pertanto le modalità attuative che devono essere osservate dai destinatari del voucher per risultare in linea con tale tale principio.

Gli aiuti previsti dal bando sono concessi in regime “de minimis”, ai sensi del Regolamento UE n. 1407/2013 del 18.12.2013 (GUUE L 352 del 24.12.2013), relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti di stato.

 

Tempi e modi

Unioncamere Piemonte è stato individuato nell’ambito di questa misura quale organismo che concede gli aiuti ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 9), lett. d), del Regolamento (UE) n. 2021/1060.

La procedura prevista dal bando è quella a sportello. Le domande possono essere presentate dalle ore 11:00 del 24 ottobre 2023 alle ore 16:00 del 20 febbraio 2024, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.

La presentazione delle domande avviene esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello Restart di Infocamere (https://restart.infocamere.it/).

Le FAQ saranno rese disponibili sulla pagina Bandi per contributi del sito di Unioncamere Piemonte.