Vivaistica forestale, approvato il regolamento regionale su produzione e commercializzazione dei materiali di moltiplicazione

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In Piemonte la vivaistica forestale, che produce piante destinate all’arboricoltura da legno, alla rinaturalizzazione e sistemazione del territorio, alla creazione di nuovi boschi e alla forestazione urbana, è un settore non trascurabile, che nel caso della pioppicoltura copre buona parte della produzione nazionale di materiale di moltiplicazione.
La Regione già dai primi anni 2000, con il supporto di IPLA, ha individuato i popolamenti forestali per la raccolta dei semi delle specie arboree e arbustive autoctone di interesse per la vivaistica forestale, allo scopo di tutelare e valorizzare le risorse genetiche forestali del territorio; parallelamente ha realizzato attività di ricerca e sperimentazione all’interno dei propri vivai forestali. Inoltre ha garantito, con il supporto del Corpo Forestale dello Stato prima e delle Unità Carabinieri Forestali poi, il rilascio delle licenze per la vivaistica forestale alle aziende private e la certificazione dei materiali forestali di moltiplicazione (MFM).

Si registrava però l’assenza di una normativa regionale che regolamentasse in modo chiaro e completo l’intera filiera vivaistica, dalla individuazione e gestione dei materiali di base (in particolare i popolamenti forestali per la raccolta dei semi) alla produzione in vivaio, fino alla commercializzazione dei MFM, in armonia con le norme di indirizzo unionali e nazionali.

Il nuovo regolamento individua:

  • i compiti delle strutture regionali (Organismo ufficiale e Centro regionale biodiversità vegetale forestale, comprendente i vivai regionali);
  • le procedure per il rilascio della licenza per l’attività vivaistica forestale e per il rilascio dei certificati principali d’identità dei MFM;
  • il Registro regionale dei materiali di base e le relative banche dati;
  • le modalità di gestione dei popolamenti forestali contenenti materiali di base;
  • le regole cui devono attenersi i vivaisti.

Le Norme finali demandano alla struttura regionale competente in materia forestale la predisposizione e l’approvazione della modulistica e delle specifiche tecniche di dettaglio.