Tempesta Vaia: disastro o opportunità? L'8 febbraio a Belluno

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41.000 ettari di bosco colpiti; 8,6 milioni di metri cubi abbattuti che sono circa 7 volte la quantità di legname ad uso industriale che le segherie italiane riescono a lavorare in un anno.

Questa è stata la tempesta Vaia che a fine ottobre ha colpito i boschi delle Alpi centro-orientali italiane. Il singolo più grande fenomeno di danneggiamento del patrimonio forestale mai registrato in Italia, oltre a tutto localizzato in quella parte d’Italia dove abbiamo i boschi con maggiori stock di legname e con la più alta produttività di foreste, senza dimenticare il fondamentale valore ambientale e turistico.

Ma la tempesta Vaia è qualcosa di più: è l’occasione per verificare la capacità di reazione della pubblica amministrazione, dei proprietari forestali, delle imprese, della società civile di fronte ad un evento unico che però certamente si ripeterà nel futuro. Siamo in grado di valutare i danni, di ripulire e rigenerare i boschi danneggiati, di non sprecare quell’enorme massa di legname che, nostro malgrado, abbiamo disponibile?

Di questo si parlerà a Belluno, l’8 febbraio, a partire dalla presentazione del Rapporto sugli effetti della tempesta Vaia sulle foreste italiane coordinato dal MiPAAFT - Direzione Generale Foreste.

Il convegno, organizzato dal Dipart. TESAF dell'Università di Padova, dalla Fondazione G. Angelini e dalla SISEF sarà l’occasione per un confronto tra tutte le parti interessate sulla tempesta Vaia, ma anche sul futuro incerto dei boschi e dell’economia forestale italiana. 

ATTENZIONE: considerato il gran numero di adesioni, la sede del convegno è stata spostata al Teatro Comunale di Belluno, in piazza Vittorio Emanuele.

Per ulteriori informazioni

www.angelini-fondazione.it/event/la-tempesta-vaia/

Allegati

locandina_vaia_8_febbraio_a_belluno.pdf
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