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Scheda informativa

Perchè una Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

La definizione più nota e diffusa di sviluppo sostenibile è ancora oggi quella del Rapporto Brundtland del 1987, in cui è definito sostenibile “uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”.

Un principio guida che a partire dalle considerazioni sviluppate nel successivo Earth Summit, la conferenza mondiale su sviluppo e ambiente di Rio de Janeiro del 1992 e nell’Agenda XXI, è stato declinato come bilanciamento tra dimensioni e scale di sviluppo, tale per cui è sostenibile lo sviluppo che persegue unitamente gli obiettivi di crescita economica con quelli dell’integrità degli ecosistemi e dell’equità sociale.

Oggi il mondo è molto diverso e, nonostante le dichiarazioni di intenti, gli accordi internazionali, gli innumerevoli progetti avviati e le grandi potenzialità della tecnologia, la sensazione è che le misure intraprese per dare operatività al principio dello sviluppo sostenibile abbiano in larga misura fallito. 

La redazione della Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile (SRSvS) diventa quindi l’occasione per l’Amministrazione regionale e tutta la collettività di una riflessione su come ci si proponga di declinare la sostenibilità in Piemonte.

Le finalità della Strategia regionale

L’Agenda 2030 e la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile propongono cambiamenti che richiedono di passare da un approccio di governo settoriale del sistema territoriale a un approccio di governo integrato, che prenda le mosse dalla lettura delle dinamiche e problemi di un territorio/comunità descritti e definiti nella loro complessità.

Alle Strategie Regionali di Sviluppo Sostenibile è richiesto di introdurre nuove modalità per costruire, orientare e definire le politiche e le azioni delle Regioni al fine di "assicurare la dissociazione fra la crescita economica e il suo impatto sull'ambiente, il rispetto delle condizioni di stabilità ecologica, la salvaguardia della biodiversità ed il soddisfacimento dei requisiti sociali connessi allo sviluppo delle potenzialità individuali quali presupposti necessari per la crescita della competitività e dell'occupazione". 

Per avviare processi di questa natura, soprattutto laddove si richiede alle persone e alle organizzazioni di investire nel cambiamento, le Regioni devono anche lavorare per far crescere nei soggetti "esterni" la motivazione a farsi parte attiva nella costruzione e attuazione della Strategia.

Affinché la Strategia sia efficace è necessario che i suoi contenuti siano adattati alle scale territoriali opportune (Ambiti Territoriali Integrati del Piano Territoriale Regionale e altre aggregazioni quali  Aree Interne, Contratti di Fiume, Unioni di Comuni, etc.) e che diventino elementi di riferimento nei processi valutativi e procedurali nonché negli strumenti di indirizzo economico dell'Amministrazione (come, ad esempio: la Valutazione Ambientale Strategica, il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria Regionale, etc).

Come attuale la Strategia regionale

Il carattere multidimensionale della SRSvS richiede modelli di governance di natura collaborativa e partecipata che prevedano il coinvolgimento di tutte le parti interessate, anche attraverso meccanismi di monitoraggio e valutazione. 
In Piemonte è attiva una struttura tecnica della Regione Piemonte di coordinamento delle politiche integrate che fa capo al Tavolo Interdirezionale sul Cambiamento Climatico. 
In parallelo, la costruzione di una politica di sostenibilità richiede l'individuazione o il potenziamento di una sede di discussione politica di indirizzo che consenta la sintesi degli interessi complessi del territorio. 
Inoltre, con tutti gli stakeholder è necessario costruire un rapporto di fiducia su una proposta di costruzione di indirizzi e di intenti comuni, nonché una visione condivisa di sostenibilità con le necessarie ricollocazioni delle posizioni e delle azioni dei singoli soggetti rispetto agli obiettivi del Millennio.  

Come valutare l'efficacia della Strategia regionale

Per lavorare in funzione della sostenibilità è necessario agire per costruire una conoscenza in grado di descrivere la complessità del sistema reale in modo integrato.

Elemento centrale per garantire l’orientamento verso obiettivi di sostenibilità, è attivare specifici strumenti di valutazione e monitoraggio delle politiche regionali e della SRSvS. 

Il primo tipo di valutazione consisterà nel monitorare l’andamento nel corso del tempo di un set di indicatori comuni a livello nazionale in tema di sviluppo sostenibile; il secondo tipo di valutazione consisterà nell’analizzare l’attuazione dei programmi e delle azioni promosse nell’ambito della Strategia e il terzo tipo di valutazione rivolgerà l’attenzione agli effetti prodotti dai programmi e dalle azioni promosse nell’ambito della Strategia.
Nel loro insieme i tre tipi di valutazione si propongono di produrre dati, evidenze ed argomentazioni utili per contribuire al miglioramento degli interventi e ad alimentare un dibattito pubblico sullo sviluppo sostenibile informato e competente.

Costruire e diffondere un nuovo approccio per la costruzione delle politiche nel territorio regionale, più integrato, condiviso e concreto, ovvero dimensionato secondo le molteplici realtà territoriali, sintetizza il processo verso il quale la Regione Piemonte è diretta.

 

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