AOU San Luigi premiata tra i centri cefalee con percorsi al femminile

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Nell'ambito della mappatura nazionale dei centri cefalee con percorsi al femminile, oggi  l’AOU San Luigi Gonzaga è stata premiata cper le attività per la gestione dell'emicrania nelle varie fasi di vita della donna.

È con grande orgoglio che riceviamo questo importante riconoscimento per il lavoro svolto - dichiara la prof.ssa Marinella Clerico, Associata in Neurologia dell’Università di Torino e Responsabile della SSD Patologie Neurologiche e Specialistiche, e del suo centro cefalee, dell’AOU San Luigi Gonzaga - Esso premia l’impegno di seguire un numero consistente di persone affette da emicrania, ma anche la capacità di aver colto, negli ultimi anni, la sfida dell’innovazione che ha visto sia il largo impiego delle terapie con anticorpi monoclonali sia l’offerta di terapie non farmacologiche. Tra queste ultime citiamo l’attività fisica adattata e le tecniche di bio-feedback riabilitativo a distanza attraverso la tele-riabilitazione. Un risultato, questo, raggiunto grazie a sinergie aziendali come la professionalità del dott. Roberto Ferri, neurologo esperto nella diagnosi e cura delle cefalee, la collaborazione con la Medicina Fisica Riabilitativa diretta dalla dott.ssa Federica Gamna e la visione di una Direzione aziendale indispensabile ai processi gestionali e organizzativi necessari. Con entusiasmo continueremo su questa linea votata all’innovazione a seguire le persone con emicrania che ogni giorno ripongono fiducia in noi

L’iniziativa è promossa da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e patrocinata dalle principali società scientifiche e associazioni di pazienti italiane.

L’emicrania in Italia colpisce 6 milioni di persone, di cui 4 milioni sono donne. In età adulta, tra la pubertà e la menopausa, ne soffre più di 1 donna su 4 (il 27 per cento), pertanto si configura come patologia di genere che riguarda principalmente le donne in età giovane-adulta, che sviluppano forme più severe rispetto agli uomini, manifestando livelli più elevati di disabilità e un maggior numero di comorbilità.

Questa mappatura dei Centri cefalee con percorsi dedicati all’emicrania al femminile vuole essere un altro importante passo nel nostro impegno a tutela della salute, in particolare delle donne, che rappresentano di gran lunga le più colpite da questa patologia”, dichiara Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda, “L’iniziativa che presentiamo oggi consentirà, attraverso i 143 Centri aderenti e attraverso una campagna di comunicazione sul web, sui social e tramite i media, di raggiungere la popolazione, informarla, compiere una fondamentale azione di awareness, per diffondere una cultura della consapevolezza nelle pazienti, implementando la disponibilità di Centri che offrono servizi mirati sulle criticità dell’emicrania femminile. Ringraziamo per questo tutti i soggetti che hanno aderito con impegno al progetto, ritenendo che sia l’inizio di un grande lavoro da portare avanti

Molte le caratteristiche prese in considerazione nella mappatura:

  • multidisciplinarità delle competenze
  • garanzia di un protocollo per la gestione dell’emicrania mestruale
  • servizio di counselling contraccettivo rivolto alla paziente con emicrania o di supporto per la paziente con emicrania che avvia un percorso di procreazione medicalmente assistita
  • presa in carico della paziente con emicrania in gravidanza e allattamento
  • sostegno psicologico
  • promozione di attività di ricerca

L'inziativa ha lo scopo di promuovere i Centri cefalee impegnati nella gestione dell’emicrania al femminile, stimolare una concorrenza positiva tra le strutture, promuovere l’adeguatezza terapeutica e favorire l’accessibilità ai servizi per migliorare la qualità di vita delle pazienti.

E sull’altro fronte, un’occasione che vuole anche mettere in luce le criticità che minano nel contesto attuale la corretta gestione dell’emicrania, tra le quali, anzitutto, il problema delle troppo lunghe liste d’attesa, con un forte ritardo nelle prime diagnosi e con le conseguenti ricadute in termini di ottimizzazione della cura. E, ancora, la necessità di promuovere in modo diffuso una implementazione e un miglioramento dei servizi presso i Centri cefalee, con l’obiettivo di ampliare l’offerta nelle diverse Regioni e favorire quindi un accesso più paritario a servizi mirati e di qualità.

La donna cefalalgica, in particolare emicranica, necessita di attenzioni clinico-terapeutiche specifiche nelle varie fasi del ciclo riproduttivo - commenta Giovanni Battista Allais, Responsabile Centro Cefalee della Donna, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Università degli Studi, Torino - Per questo motivo nel 1994 con la prof.ssa Chiara Benedetto abbiamo istituito un Centro Cefalee della Donna, che approcciasse al trattamento farmacologico e non farmacologico di tutte le cefalee femminili, ma avesse percorsi dedicati a momenti ‘speciali’ come gravidanza e allattamento, ciclo mestruale, contraccezione, PMA e perimenopausa