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Cosa sono i Patti territoriali?
I Patti terrioriali sono strumenti della Programmazione Negoziata, individuano un complesso coordinato di interventi di tipo produttivo e promozionale, nonché quelli infrastrutturali ad essi funzionali, ai quali concorra il finanziamento pubblico; attivano programmi di interventi integrati nei settori dell'industria, dei servizi e dell'apparato infrastrutturale.
L'elemento caratterizzante di un patto territoriale è costituito dalla concertazione (accordo) tra i diversi attori sociali ( rappresentanti delle forze sociali., degli enti locali e singoli operatori economici ) finalizzata all'elaborazione di progetti concreti di sviluppo locale.
I requisiti per l'attivazione di un patto territoriale sono:
esistenza della concertazione fra le parti sociali, da certificare tramite specifico protocollo d’intesa; disponibilità di progetti di investimento coerenti con gli obiettivi del patto.
Un patto territoriale coinvolge una molteplicità di soggetti sia pubblici che privati, sia promotori che sottoscrittori.
I soggetti promotori possono essere:
- enti locali
- altri soggetti pubblici che operano a livello locale
- rappresentanze locali delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori
- soggetti privati
I soggetti sottoscrittori sono:
- rappresentanze locali delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori interessate
- regione o provincia autonoma nel cui territorio ricadono gli interventi previsti
istituti bancari e finanziarie regionali
- consorzi di garanzia collettiva fidi
- consorzi di sviluppo industriale operanti nel territorio oggetto del patto.
Lo strumento concertativo del Patto Territoriale ha avuto notevoli applicazioni in Piemonte.
I Patti hanno dimostrato di saper rispondere da un lato alle complesse procedure di controllo documentale e di erogazione e dall’altro alle difficoltà dovute alla situazione di grave crisi dell’economia locale. A questo proposito vanno citate le iniziative di coordinamento attivate fra i diversi territori, tra le quali il coordinamento dei Patti territoriali della Provincia di Torino, dei Patti territoriali Piemontesi e la partecipazione attiva al Coordinamento Soggetti Responsabili del Centro Nord, nell’ottica di un miglioramento nel rapporto con le imprese e dello snellimento dei processi amministrativi.
La delibera CIPE n. 26/2003, che ha regolato il processo di regionalizzazione dei Patti Territoriali, ha previsto per ogni Regione o Provincia autonoma, l’assunzione della piena responsabilità e del coordinamento della programmazione e gestione dei Patti Territoriali di propria competenza. Fermo restando tale competenza, la Regione Piemonte nel 2005 ha stipulato un’apposita Convenzione con il Ministero delle Attività Produttive, per mantenere la funzione di gestione dei Patti Territorali in capo al Ministero stesso e mantenere un ruolo di coordinamento e programmazione.
La stessa delibera CIPE n. 26/2003 ha inoltre previsto le modalità per il trasferimento alle Regioni delle risorse aggiuntive, assegnate dalla Delibera CIPE n. 16/2003 per un valore complessivo di 120 milioni di Euro, di cui alla Regione Piemonte 3,34 milioni di Euro. La Regione Piemonte ha programmato tali risorse, assegnandole al Patto Territoriale del Po.
Infine, nell’ambito della programmazione delle risorse Cipe – Delibera 20/2004, destinate alle aree sottoutilizzate, la Regione ha assegnato al settore dei Patti Territoriali la quota di € 3.016.366,42 attraverso la stipula di un Accordo di Programma Quadro (APQ) dedicato alle infrastrutture dei Patti Territoriali, stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico il 28 settembre 2005.