Progetti e Iniziative

Intorno al Monviso alla riscoperta dell’antico “Tunnel del Sale”

altRipristino dello storico “Buco di Viso” e valorizzazione del Gran Tour del Monviso
L’area del Monviso è ormai da tempo una delle zone delle alpi occidentali di maggior interesse: le sue peculiarità naturalistiche, geologiche, storiche e paesaggistiche ne fanno di fatto un luogo sempre più frequentato da escursionisti e alpinisti provenienti da tutta Europa.

Sorprendente partecipazione all'inaugurazione del Buco di Viso

altOltre 400 le persone che si sono date appuntamento mercoledì 15 ottobre a 2882 m di quota, sotto un generoso sole autunnale, per la cerimonia di riapertura del primo traforo alpino della storia. Non scoraggiati dal giorno infrasettimanale, oltre le autorità italiane e francesi, erano presenti un gran numero di appassionati al punto che...

P.A.R. F.S.C. 2007-2013 azioni

L'Asse III "Riqualificazione territoriale " del  Programma attuativo regionale del fondo di Sviluppo e Coesione ( P.A.R. F.S.C. 2007-2013) prevede una specifica sottoazione dedicata alla valorizzazione del Patrimonio escursionistico del Piemonte.
Interventi attuativi previsti:

alt Progetto di Valorizzazione e ripristino del Buco di Viso





alt Invito pubblico rivolto ai Comuni montani per la riqualificazione di vie ferrate, siti di arrampicata, itinerari escursionistici e per la promozione dell’outdoor nelle montagne piemontesi







Camminare sulle Terre di Aleramo

Autore // Giovanni Castellana

altSe la montagna offre panorami ed emozioni difficilmente eguagliabili, chi ama andar per sentieri può trovare valide alternative, soprattutto nei mesi più freddi e ostili, sulle colline.
Il Piemonte vanta vaste zone dove l’occhio può seguire profili dolci e arrotondati, lasciando alle vette il compito di ornare, come una sorta di cornice, il quadro ad ampie pennellate di boschi di latifoglie e pascoli o di ordinati coltivi.
Tra questi paesaggi di collegamento tra pianura e montagna spicca certamente il Monferrato.
Grazie alla Misura 313 azione 1 del P.S.R. l’Unione dei Colli Divini del Monferrato, come Ente capofila delle Unioni del Basso Monferrato Astigiano, ha sistemato e implementato la segnaletica, i punti informativi e di ristoro di una fitta rete di sentieri nell’ambito del progetto “Camminare sulle terre d’Aleramo”.
I percorsi sono generalmente facili, non richiedono doti atletiche particolari – non mancano neppure i tratti attrezzati per permettere l’accesso ai disabili – ma garantiscono soddisfazione sia a chi ama immergersi nella natura che nella cultura.
Se da un lato, infatti, si può godere degli spettacoli della vegetazione, dei campi e dei vigneti, con il loro alternarsi di colori e di stagioni, e di quelli più austeri all’orizzonte delle vette innevate del Monviso, del gruppo del Rosa,… non mancano esempi di arte sacra anche di notevole valore.
In particolare si segnala il percorso del Romanico, che prevede 5-6 tappe che si snodano, per quasi 90 km, tra le numerose pievi e chiese che costellano il territorio.
altAd arricchire ulteriormente il patrimonio artistico esempi del barocco piemontese e numerose ville signorili e castelli, vestigia di antichi casati che dominavano queste terre ricche di eccellenze eno-gastronomiche.
Non hanno bisogno di presentazione i percorsi Asti-Crea e Superga-Crea, o le mete religiose di Colle don Bosco (Castelnuovo) e dell’abbazia di Vezzolano.
In questa ricchezza un piccolo borgo ha attirato la mia attenzione, Pino d’Asti: un cammeo, incastonato tra i vigneti, che vanta un castello e una parrocchiale che non ti aspetti in un paesino così piccolo. E se volete che lo sguardo spazi davvero a 360°, nei pressi non tralasciate di passare da Albugnano: non è davvero facile trovare punti panoramici così aperti.
Per info http://www.astiturismo.it/


 

Sentiero del Ciapei Parfundà – Un percorso per tutti

sentiero Ciapei Allo scopo di garantire l’accoglienza e consentire la conoscenza diretta del particolare ambiente della Bessa anche agli utenti con difficoltà motorie, l’Ente di gestione delle Riserve pedemontane e delle Terre d’acqua ha realizzato, lungo un percorso particolarmente suggestivo della Riserva, un tracciato ad anello della lunghezza di circa 700 metri attrezzato in parte con una pedana in legno ed in parte con fondo in cemento, che rende agevole il transito anche a carrozzelle, che altrimenti sarebbe precluso a causa del fondo, generalmente costituito da ciottoli. Tale tracciato è inserito nel tratto iniziale del Sentiero del Ciapei Parfundà, che ha una lunghezza complessiva di poco più di due chilometri, e si raggiunge partendo dal Centro Visita della Riserva speciale della Bessa in località Vermogno (Zubiena).panorama dal sentiero
Questo itinerario si snoda lungo le "strade di servizio" delle antiche aurifodinae, in un paesaggio vario di cumuli e macchie alberate, tra resti di insediamenti e canali di lavaggio che sboccano in "conoidi antropici", in una delle aree dove maggiormente evidenti sono i resti dello sfruttamento minerario da parte dei Romani. Dal Centro Visita di Vermogno il percorso ritorna per un centinaio di metri lungo la strada asfaltata fino all'imbocco della carrareccia sulla sinistra, che si inoltra nel bosco. In breve il percorso esce allo scoperto e compaiono i primi cumuli di ciottoli, con ampia vista sulle montagne.
altProcedendo in leggera discesa, si raggiunge la base di un alto cumulo posto sulla sinistra, dalla cui sommità si fruisce di un magnifico paesaggio: Biella e l'alta pianura, le Alpi Biellesi e le prime propaggini delle colline moreniche della Serra. Questa zona è chiamata "Ciapei Parfundà", cioè "pietre sprofondate", poichè gli abitanti del luogo raccontano dell'esistenza di una galleria che si inoltrava nei ciottoli. L'insediamento omonimo, posto ad est del cumulo, è costituito da numerosi edifici affondati nella pietraia: uno di questi, di notevoli dimensioni (circa 25 per 5 metri) e collegato da corridoi ad altre strutture di minore superficie, nel 1995 vennero effettuati degli scavi e vennero ritrovati frammenti in ceramica (soprattutto anfore) ascrivibili tra la fine del Ii e la prima metà del I secolo a.C.sentiero ciapei Il sentiero contorna a sinistra il piccolo "villaggio" e prosegue costeggiando un canale che più avanti, al limite del Terrazzo, sbocca nei "conoidi antropici" che si aprono a ventaglio sulla pianura sottostante e sono costituiti dal materiale risultante dal lavaggio delle sabbie aurifere durante la coltivazione della miniera. A questo punto il percorso volge al rientro e, riprendendo il sentiero a salire, prosegue lungo il sentiero a fondo erboso in un bosco di querce e carpini che in autunno si colorano di giallo intenso. Dopo numerose curve si incontra la carrareccia percorsa all'inizio dell'itinerario e quindi si svolta a destra fino a tornare alla strada asfaltata ed al Centro Visita.

Scarica la Mappa percorso Ciapei Parfundà

Per maggiori informazioni:
Ente di gestione delle Riserve pedemontane e delle Terre d’acqua
Sede operativa di Cerrione – Riserva speciale della Bessa
E mail:
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Tel. 015/677276