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- Mobilità e trasporti
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Il presidente Sergio Chiamparino ha voluto commentare la mozione di maggioranza approvata dalla Camera dei deputati sulla Torino-Lione, con la quale viene chiesto di ridiscutere integralmente il progetto nell'applicazione dell’accordo tra Italia e Francia.
Dopo aver dichiarato che “il blocco dei lavori salva il Governo e mette in un angolo il Piemonte, che vuole crescere e non essere vittima delle pantomime elettorali della maggioranza”, ha fatto presente che “i palazzi della politica non sono tutti uguali. Noi siamo a fianco delle forze economiche e sociali, della società civile che protestano contro questa decisione”.
“Dal canto mio - ha poi ribadito - se il blocco dei lavori permarrà, chiederò al Consiglio regionale di indire una consultazione popolare sulla Tav, in modo che i piemontesi possano pronunciarsi liberamente”.
Ieri Chiamparino aveva puntualizzato che “se si vuole fare la Tav e risparmiare basta non bloccarla, mentre la mozione di maggioranza posa una pietra tombale sull’opera. Non si perderebbero i 300 milioni dell’Unione Europea e ne arriverebbero altri in più, su cui l'Europa ha dato disponibilità”. A questo proposito, Chiamparino ha chiesto al presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, di poter fare una comunicazione sulla Tav durante la seduta di martedì 26 febbraio, anche al fine di verificare la possibilità di indire una consultazione popolare ai sensi dell’articolo 86 dello Statuto regionale.