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Un seminario tenutosi il 30 gennaio a Torino ha consentito agli Istituti Tecnici Superiori e ai Poli di Innovazione regionali di illustrare alle piccole e medie imprese piemontesi che puntano su ricerca e innovazione le opportunità legate all’alta formazione tecnica e all’Istituto dell’apprendistato anche attraverso il racconto di esperienze di imprese e neo-assunti. Si è potuto così, in collaborazione con Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, far incrociare domanda e offerta di competenze in modo da colmare il gap di innovazione delle pmi, individuare soluzioni di qualità e di lungo periodo alla disoccupazione giovanile, favorire la crescita della competitività del tessuto produttivo.
In Piemonte gli ITS sono sette e vanno da sempre a braccetto con i Poli di Innovazione e coprono gli stessi settori produttivi (ICT, Energia, Mobilità Aerospazio Meccatronica, Biotecnologie, Agroalimentare, Tessile Abbigliamento Moda, Turismo e Attività culturali) ed entrambi sono sostenuti dalla Regione Piemonte grazie ai fondi europei e alla sinergia tra gli Assessorati competenti.
“Tale modello - ha dichiarato nel suo intervento l’assessore regionale alle Attività produttive, Giuseppina De Santis - è già stato seguito da oltre 150 imprese piemontesi tramite le varie misure per ricerca e sviluppo, grazie alle quali sono state attivate oltre 500 assunzioni in alto apprendistato. Una politica riconosciuta dall’OECD, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, e dalla Commissione Europea come migliore pratica a livello comunitario”.
L’assessora al Lavoro e Formazione professionale, Gianna Pentenero, ha invece evidenziato che “la Regione ha deciso di scommettere sulla formazione terziaria come strumento per contrastare la disoccupazione giovanile e ridurre la dispersione scolastica, integrando politiche formative e occupazionali e politiche di sviluppo. In un contesto in cui le imprese faticano a trovare le figure professionali di cui hanno bisogno e i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro, gli ITS rappresentano un’opportunità importante, come testimoniano le percentuali occupazionali superiori all’80%. L’integrazione tra fondi europei, inoltre, permette, grazie all’alto apprendistato, di formare giovani altamente qualificati che possono di essere assunti dalle imprese del territorio”.
Durante il seminario sono state anche ricordate le opportunità offerte dal recente bando regionale PRISM-E per progetti di ricerca industriale, che mette a disposizione 58 milioni di euro e prevede una quota da investire per l’assunzione di apprendisti in alta formazione che potranno essere reperiti facilmente, oltre che nella formazione terziaria accademica, nel vivaio degli ITS, fruendo anche della possibilità di ospitare i giovani talenti negli stage curricolari di prossimo avvio.