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I licenziamenti Cementir incomprensibili per le istituzioni

Le istituzioni piemontesi non accettano i 23 licenziamenti nello stabilimento di Arquata Scrivia annunciati da Cementir nel corso di un incontro tenutosi il 17 gennaio a Torino negli uffici dell'assessorato regionale la Lavoro alla presenza dell'assessora Gianna Pentenero, del presidente della Provincia di Alessandria, Rita Rossa, della commissaria di Governo per il Terzo valico, Iolanda Romano, e dei sindacati.

Nel precedente incontro del 4 ottobre scorso l’azienda aveva acconsentito a ridurre della metà gli esuberi annunciati durante la procedura di mobilità. Dal canto loro le istituzioni si erano impegnate ad attivare per i restanti dipendenti percorsi di ricollocazione, tenendo conto delle richieste delle imprese del territorio, anche in relazione ai cantieri legati alla realizzazione del Terzo valico. “Poiché le note vicende giudiziarie hanno di fatto determinato un rallentamento dei lavori – hanno dichiarato Pentenero e Rossa - d’intesa con i sindacati e con il commissario di Governo abbiamo chiesto all’azienda di sospendere i licenziamenti per almeno 15 giorni, con l’obiettivo di poter disporre di notizie certe sul commissariamento di Cociv - richiesto, come noto, dall’Autorità nazionale anticorruzione al prefetto di Roma - e sul cronoprogramma dei lavori, la cui direzione è nel frattempo passata da Cociv a Rfi. Non solo - hanno proseguito - Cementir non ha accolto questa richiesta di buon senso, ma ha comunicato che gli esuberi, che dovevano essere dimezzati, tornano a essere 23. Si tratta di un atteggiamento incomprensibile che ci fa tornare indietro di due mesi e denota scarsa considerazione nei confronti delle istituzioni locali e dello stesso commissario di Governo”.

Iolanda Romano si è detta dispiaciuta per i lavoratori che saranno raggiunti da questo provvedimento: “Purtroppo i rallentamenti in alcune attività del cantiere sono conseguenze dell’inchiesta che ha coinvolto il Cociv, che ricordo è un’impresa privata, e che proprio su richiesta delle Regioni e dei Comuni è oggetto di un probabile commissariamento dell’Autorità anticorruzione” La commissaria ha inoltre voluto chiarire, in relazione alle ultime intercettazioni che riguardano ancora Cociv, “che la vigilanza sugli impatti ambientali e sanitari degli scavi in presenza di amianto è nella parte alessandrina sotto la responsabilità del Centro sanitario amianto della Regione Piemonte, che insieme all’Asl opera uno stretto controllo per prevenire il rischio e garantire la corretta gestione degli scavi”.

Rispondendo alle critiche di alcuni esponenti dell'opposizione, Pentenero ha ricordato il 19 gennaio che "dire che la Regione Piemonte non ha fatto niente per Cementir significa non conoscere la realtà dei fatti. Sin dall'inizio la Giunta regionale, insieme alle istituzioni locali, ha seguito con grande attenzione la vicenda. Ricordo che a ottobre l’azienda aveva acconsentito, proprio su richiesta di Regione e Provincia di Alessandria, a ridurre della metà gli esuberi annunciati. Il nostro impegno ad attivare per i restanti dipendenti percorsi di ricollocazione, anche in relazione ai cantieri legati alla realizzazione del Terzo Valico, non è mai venuto meno. Tuttavia, dato che le note vicende giudiziarie hanno di fatto determinato un rallentamento dei lavori, non certo imputabile alle istituzioni, la Regione Piemonte e la Provincia di Alessandria, d’intesa con i sindacati e con il commissario di Governo, hanno chiesto all’azienda di sospendere i licenziamenti, richiesta che, come noto, l'azienda non ha voluto ascoltare”. L'assessora ha quindi rivolto “alle forze politiche un invito al senso di responsabilità” e ha chiesto all'azienda di rispettare la legittima protesta dei lavoratori, chiarendo che “la Regione Piemonte è pronta a riprendere in qualsiasi momento la trattativa e a mettere in campo tutti gli strumenti disponibili per dare loro serenità".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.