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Siglato l’accordo per la Jde

E’ stato sottoscritto il 5 dicembre presso l’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte il verbale d’accordo sulla vertenza della Jde, multinazionale olandese proprietaria dei marchi Caffè Hag e Splendid che il 25 settembre scorso aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per cessazione di attività per tutti i lavoratori dello stabilimento di Andezeno.

L’intesa prevede entro il 30 gennaio 2019 l’uscita volontaria con incentivo dei 52 dipendenti in forza nell’impianto piemontese e la proroga al 30 aprile 2019 del termine della risoluzione dei rapporti di lavoro per coloro che risultassero ancora in esubero. Ai lavoratori interessati a essere ricollocati in altre società del gruppo, inoltre, Jde mette a disposizione 2 posizioni presso la sede di Milano, altrettante in quella di Mollet del Vallès, in Spagna, e 15 nello stabilimento di Andrezieux in Francia. Un servizio di outplacement sosterrà i lavoratori nella ricerca di nuova occupazione e verrà erogato un ulteriore incentivo per agevolare la partecipazione dei dipendenti a corsi di formazione o riqualificazione professionale.

“Non posso certo esprimere soddisfazione per l’esito della vicenda - dichiara l’assessora Pentenero - che comporta una grave perdita per il tessuto produttivo locale. Fin dall’inizio la Regione ha chiesto alla società di rivedere il proprio piano, portando la produzione di capsule di caffè, il cui mercato non è certo in crisi, ad Andezeno. Di fronte alla posizione irremovibile della proprietà, ora la nostra attenzione si concentra sulla re-industrializzazione del sito, che siamo naturalmente pronti a sostenere con tutti gli strumenti a nostra disposizione”.

Novità anche per la Nebiolo Srl, l’azienda di Bruino (To) dichiarata fallita nel mese di ottobre scorso: chiederà al giudice l’autorizzazione per fare ricorso dal 1° gennaio 2019 ad un anno di cassa integrazione straordinaria per cessata attività. Dei 37 lavoratori attualmente in forza nello stabilimento, 23 risultano impiegati nell’esercizio provvisorio autorizzato dal Tribunale di Torino, gli altri 14 sono sospesi. Per tutti, la curatela fallimentare chiederà di far ricorso all’ammortizzatore sociale. “L’accordo - commenta Pentenero - esclude soluzioni traumatiche per i lavoratori, dando loro una boccata di ossigeno, in attesa che possano farsi avanti potenziali acquirenti. L’assessorato al Lavoro continuerà naturalmente a seguire la vicenda e, nell’ambito del possibile ricorso alla cassa integrazione, metterà a disposizione le politiche attive del lavoro”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.