La Regione ha fornito garanzie ai lavoratori del Csi-Piemonte nel corso di un incontro svoltosi il 17 novembre con i sindacati sui temi della privatizzazione e del rilancio dell'ente.

L'assessora alle Partecipate ha confermato l'impegno per mantenere gli affidamenti in essere, costruendo le condizioni giuridico-amministrative per mantenerli in prospettiva futura e in compatibilità con la riforma Madia. Viene inoltre garantita la possibilità di incrementare la richiesta di servizi utilizzando i fondi dell'Agenda digitale.

La procedura, ormai alle battute finali, prevede che una commissione di gara valuti quale sia il migliore dei progetti presentati da soggetti privati che dovrà poi essere valutato dagli altri soci del Csi. Un processo, dunque, non vincolante e nessun impegno inderogabile, ma solo la possibilità di valutare una concreta opportunità di rilancio del Consorzio in termini competitivi e di mercato, proprio a tutela delle professionalità esistenti.

L'assessora ha poi espresso preoccupazione per il taglio di 5,4 milioni annunciato dalla Città di Torino sugli affidamenti al Csi del 2017.