Regione Piemonte - Piemonteinforma

Vertenze Sandretto, Sistemi Informativi e Seat

Le vertenze della Sandretto e dell’Ibm sono state affrontate durante due incontri che si sono svolti il 19 luglio.

Durante il vertice per la Sandretto Spa, convocato dall’assessora Gianna Pentenero presso l’assessorato regionale al Lavoro dopo l’annuncio della messa in liquidazione della società, l’amministratore unico Fausto Ventriglia ha esposto le difficoltà di mercato legate alla produzione delle presse, i cui costi di produzione sarebbero troppo alti rispetto ai ricavi. Di qui l’intenzione di dismettere quella linea produttiva, concentrandosi esclusivamente sui ricambi e sulla produzione di stampanti 3D, soluzione non in grado di garantire la piena occupazione. Dichiarazioni, secondo Pentenero, totalmente in contraddizione con quanto l’azienda ha raccontato nei tavoli di monitoraggio che si sono succeduti nei mesi scorsi in Regione: “In più occasioni l’azienda ci ha raccontato che stava riprendendo la produzione, tanto che si era resa necessaria l'assunzione di 12 nuovi lavoratori e c'erano commesse per una dozzina di macchine. Ora, improvvisamente, scopriamo che il piano industriale non è sostenibile e produrre a Pont Canavese anti-economico. Pare quantomeno strano che l'azienda abbia impiegato tre anni, nel corso dei quali ha tra l'altro beneficiato del sostegno pubblico attraverso la cassa integrazione, per rendersi conto che le presse non hanno mercato. Visto che il presidente Ventriglia sostiene la necessità di diversificare il processo produttivo, ora ci aspettiamo che presenti un nuovo piano aziendale, credibile, che consenta il mantenimento dell’attività nel Canavese e la tutela dei posti di lavoro”.

L’incontro è stato aggiornato al 28 luglio. Nel frattempo, l’azienda elaborerà una nuova proposta industriale da presentare al Ministero, insieme alla richiesta di rinnovo della cassa integrazione (visto che quella attualmente in corso scadrà il 18 settembre), entro il 18 agosto. In presenza di un esito positivo, la proprietà si è detta disponibilità a ritirare la procedura di liquidazione.

Nel pomeriggio, durante una pausa dei lavori del Consiglio regionale, Pentenero ha partecipato ad un incontro con una delegazione di dipendenti e rappresentanti sindacali di Sistemi Informativi, società del Gruppo Ibm che ha dichiarato 156 esuberi in tutta Italia, di cui sei a Torino. L’assessora ha annunciato che “la Regione Piemonte si farà portavoce delle preoccupazioni dei lavoratori presso il ministero dello Sviluppo economico e rinnoverà la richiesta di convocare un tavolo istituzionale sulle prospettive di Ibm in Italia. Già dall’inizio del 2016 la Regione ha seguito con particolare attenzione la situazione di Ibm, incontrando i sindacati e mantenendo contatti costanti con il Ministero. I risvolti piemontesi della vicenda possono infatti essere affrontati solo nell’ambito di una visione complessiva del futuro dell’azienda nel nostro Paese”.

Il 20 luglio la Regione ha partecipato a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, ad un incontro tra i sindacati e i vertici di Seat Pagine Gialle-Italia Online, nel corso della quale è stato presentato il piano di sviluppo dell’azienda. “Un piano nel suo complesso interessante”, lo hanno definito il presidente Sergio Chiamparino e l’assessora Pentenero, che tuttavia hanno aggiunto: “Ora è necessario comprendere bene quale saranno i suoi risvolti sul Piemonte. Per questo chiediamo un incontro urgente con i vertici di Italia Online per analizzare l’impatto che il piano aziendale avrà sul Piemonte”.

Author Mara Anastasia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.